mercoledì 8 febbraio 2012

Festival di Sanremo 2012, Noemi: “sbancare l’Ariston? spero di fare bella figura”


da: Libero

Gli acuti di Noemi
«Vincere Sanremo sa un po’ di sconfitta…che fatica cantare Battisti»
di Leonardo Iannacci

Suggestivo che l’incontro con Noemi, effervescente rossa in gara al Festival di Sanremo (14-18 febbraio) con il brano Sono solo parole, cada in un giorno speciale. Non solo per lei, ma per l’intero mondo del rock italiano che celebra il 7 febbraio 2012, il 60esimo compleanno di Vasco Rossi. Non di uno qualunque. «Ehhh, bello no?» sottolinea la cantante romana che ride e dimostra di non sentire affatto l’imminente emozione dell’Ariston. «Vasco? E’ Vasco! Come Sanremo è Sanremo. Basta la parola. Al Komandante auguro di trascorrere i prossimi 60 anni così come ha vissuto i primi 60. Li ha oltrepassati scrivendo roba incredibile su se stesso ma anche su tutti noi: le sue canzoni sono specchi nei quali chiunque può rivedersi».
Vasco e Noemi, la rossa più rossa della canzone italiana – più di Milva, più di Fiorella Mannoia  - hanno intrecciato una parte importante delle rispettive vite professionali. Un annetto e mezzo fa la simpatica Veronica Scopelliti, in arte Noemi, si trovò in uno studio di Bologna per incidere un brano scritto da Vasco Rossi e Gaetano Curreri. «Quasi non ci credevo, era da sempre il mio idolo e aveva scelto la sottoscritta per quel brano. Ero emozionata ma il Blasco mi fissò e disse: tranquilla…E io andai leggera». Quel che ne saltò fuori fu Vuoto a perdere, una delle canzoni del 2011, un successone da disco di platino, poi colonna sonora del film Femmine contro maschi. Vasco scrisse il testo poco prima di entrare in quella crisi esistenziale e fisica che l’ha portato a un’estate di dolori. «Con una voce simile, non poteva che finire così», ci confessò un giorno il rocker di Zocca, uno dal complimento non facile. «Noemi è una tipa giusta, una che interpreta come pochi, una che quando apre bocca conquista».
Sarà così anche a Sanremo? Noemi – che dopo il Festival sarà in tour con le prime date a Roma (25 marzo) e Milano (5 aprile) – lo spera: «La canzone è stata scritta da Fabrizio Moro e non parla dell’amore, non è una litania sanremese con le strofe “amore-fiore-cuore”. Narra dell’incomunicabilità dei nostri giorni in un rapporto che non prevede un lui e una lei. Il dialogo che non c’è è tra genitori e figli, tra amici, tra fratelli… Ormai si comunica soltanto via Facebook. E’ un brano sul limbo che divide la parola dall’azione. Spesso non abbiamo il coraggio di fare il primo passo in un rapporto».
Quel che Noemi non si aspettava certamente era l’ostacolo posto dall’incarognita vedova Battisti per l’interpretazione di Amarsi un po’, hit del grande Lucio che la rossa romana interpreterà giovedì 16, nella serata dei duetti internazionali, insieme alla jazzista Sarah Jane Morris (il venerdì sera sarà invece accompagnata da Gaetano Curreri): «Questa non l’ho proprio capita, la signora mi sta facendo diventare matta. Io e Sara avevamo preparato il duetto alternando la prima strofa in inglese alla seconda in italiano. Ci è stato imposto di cambiare tutto! Stiamo rifacendo le sequenze ed è una vera seccatura visto che il duetto farà parte della gara e io sarò parecchio penalizzata. Un gesto per nulla carino anche nei confronti della Morris, no?».
Il Sanremo dei deliri e delle contraddizioni vedrà Adriano Celentano in primo piano, nelle vesti di mattatore. Ma i cantanti non saranno messi un po’ in ombra? «Bah, ho seguito il tira e molla, poi la mossa a sorpresa del compenso in beneficienza. Non bisogna stupirsi di nulla. Fa tutto parte della kermesse, del battage mediatico. Sanremo è così», filosofeggia Noemi. Che ammette: «Speranze di sbancare l’Ariston? Ma no, spero di fare bella figura. Sa, certe volte, la vittoria a Sanremo può far rima con la sconfitta».

1 commento:

  1. Povera ragazza, la moglie di Battisti esagera. Le canzoni sono di tutti, l'arte non è degli artisti ma di tutti.

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