lunedì 27 febbraio 2012

Oscar 2012: ‘The Artist’ miglior film



The Artist trionfa agli Oscar, spazio anche per l'Italia
Film muto strappa 3 premi pesanti a Hugo Cabret. Premiati Ferretti-Lo Schiavo per la migliore scenografia

Cala il sipario sull'84esima edizione degli Academy Awards. Billy Crystal, un veterano degli Oscar chiamato a fare dimenticare il flop dell'anno scorso della giovane coppia Anne Hathaway-James Franco, ha tenuto alto il tono di una serata lunghissima e non sempre brillante. A tenere alto l'onore degli italiani ci hanno pensato Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, che, al loro terzo Oscar, hanno vinto per la migliore scenografia con "Hugo Cabret", mentre è rimasto a mani vuote Enrico Casarosa, in corsa per il miglior cortometraggio d'animazione con "La Luna". "Grazie Martin", ha detto Ferretti in italiano, mentre la moglie ha aggiunto, in inglese, "Martin questo è per te ed è per l'Italia".

Alla fine, anche se l'annunciato duello tra "The Artist" (primo film muto a vincere dal 1929 e il primo in bianco e nero da Schindler's List nel 1994) e "Hugo Cabret" di Martin Scorsese è numericamente finito in parità (cinque statuette a testa), a trionfare è stato proprio "The Artist", che ha portato a casa l'Oscar nelle tre categorie più importanti (miglior film, miglior attore protagonista a Jean Dujardin e miglior regia a Michel Hazanavicius).

Se a "The Artist" è andata benissimo (ha portato a casa anche la statuetta per i migliori costumi e la migliore colonna sonora) e a "Hugo Cabret" è andata bene (miglior fotografia, miglior montaggio sonoro, miglior sonoro, migliori effetti speciali e migliore scenografia), non altrettanto si può dire per "Paradiso Amaro",
in inglese "The Descendants", che da favorito della vigilia si è ritrovato con un pugno di mosche. E la più grande delusione è forse quella di George Clooney (per altro sconfitto anche nella categoria sceneggiatura non originale, dove correva con "Le idi di marzo") che se ne è andato a mani vuote.

Clooney pensava di vedersela solo con l'amico Brad Pitt (anche per lui un nulla di fatto sia con "L'albero della vita" che con "L'arte di vincere", in inglese "Moneyball") e invece si sono entrambi fatti bagnare il naso dal francese Jean Dujardin, emozionatissimo. "Amo questo Paese", ha detto in un inglese stentato stringendo con entrambe le mani la statuetta. Per fortuna che a far parlare della famiglia Pitt-Jolie ci ha pensato Angelina, fasciata in un abito nero con un vertiginoso spacco che le lasciava scoperta la gamba destra. Cosa che ha mandato in confusione persino il rodatissimo Billy Crystal e che ha fatto impazzire la rete, tanto che su Twitter qualcuno ha fatto comparire un account a nome della gamba medesima @AngieRightLeg.

Tra le donne invece ha trionfato come migliore attrice Maryl Streep, al suo terzo Oscar e alla 17esima nomination (mai nessuna attrice ne ha ottenute di più). Sul palco Maryl, ricevendo il premio dall'amico e collega Colin Firth, ha scherzato ("immagino metà dell'America dire 'che noia, ancora lei', ma alla fine chi se ne frega (whatever, in inglese)") e poi si è commossa: "Mi rendo conto che non salirò ancora su questo palco. Vi guardo e vedo tutta la mia vita, gli amici vecchi e quelli nuovi. Per me l'amicizia è la cosa più importante". Per questo ha ringraziato i suoi "partner di una vita", il marito e il suo truccatore, Mark Coulier, con lei dal primo film oltre trent'anni fa e ieri sera a sua volta vincitore della statuetta per il miglior trucco proprio per "La lady di ferro". Streep ha battuto le giovani colleghe Rooney Mara e Michelle Williams, ma anche le bravissime Glenn Close e Viola Davis, protagonista di "The Help". La pellicola ha comunque portato a casa un Oscar nella categoria migliore attrice non protagonista grazie a Octavia Spencer (ma per lo stesso film aveva avuto la nomination anche Jessica Chastain).

Al di là di quello che è successo sul palco, per altro bellissima la performance del Cirque du Soleil a metà spettacolo, un'altra battaglia si è combattuta sul red carpet, dove soprattutto le attrici si sono sfidate sul terreno dell'alta moda. Se a livello cinematografico l'Italia ha dovuto un po difendersi, sul tappeto rosso di Los Angeles gli stilisti italiani hanno trionfato. Giorgio Armani in testa (è stato scelto dall'aficionado George Clooney e dal marito di Viola Davis, ma anche da Penelope Cruz, che sfoggiava un abito color glicine di Armani Privè). Se Shailene Woodley, la figlia di Clooney in "Paradiso Amaro", ha scelto Valentino Couture, Emma Stone ha preferito un elegantissimo vestito rosso di Giambattista Valli Couture. Al di là degli italiani, molto bello il Louis Vuitton scelto da Michelle Williams e il bianco lungo di Gwineth Paltrow e Cameron Diaz (Gucci Prémiére), mentre Jessica Chastain ha indossato un Alexander McQueen di gran classe.

2 commenti:

  1. http://spettacolospettacolare.blogspot.com/2012/02/oscar-2012-tutti-i-vincitori-trionfo.html

    contenta anche se io avrei dato l'oscar come miglior regia a martin scorsese

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  2. Ciao Sara...Hugo Cabret, secondo me, prevale più in termini scenografici che di regia...

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