Probabilmente, un rammendo
di mutanda color carne c’era.
Con ciò, era
evidente il voler mostrare e attirare attenzione mediatica da parte di Belen
Rodriguez che, oltre alla patonza, avrebbe qualche qualità per stare su un
palco. Potrebbe usare queste, ma con il fidanzato che si ritrova punta sulla
bernarda (ognuno ha i suoi termini preferiti).
Ma…il commissario
Marano, mandato d’urgenza dal direttore generale Lorenza Lei (che tanto piace
al Vaticano) a Sanremo dov’era?
A farsi una doccia
fredda o…. con Federica. La mano amica
Sanremo, dall’Adriano Celentano show al servizio
pubico di Belen Rodriguez
Nella seconda serata del Festival la showgirl si è
presentata in video senza mutande lasciando intravedere un tatuaggio proprio al
limite dell'inguine. Eppure, dopo il commissariamento del giorno precedente
seguito al monologo anti-Chiesa del Molleggiato, il direttore generale Lorenza
Lei non batte ciglio
Sanremo, prima serata. Arriva Celentano e si lancia in uno sproloquio infinito di 50 minuti. Condivisibile o
no, poco importa: ha annoiato e non poco. Il giorno dopo, visto che il
Molleggiato (ormai ribattezzato il “Noleggiato”) spara cannonate mica da ridere
su Chiesa, stampa cattolica, Aldo Grasso e tutto il cucuzzaro,
la morigeratissima Lorenza Lei manda il vicedirettore generale Antonio Marano,
commissario con licenza di intervenire. Roba da Rai, insomma: la stalla viene
chiusa goffamente dopo che i buoi sono scappati, peraltro spernacchiando il
contadino.
Sanremo, seconda serata. Belen Rodriguez scende la scalinata
dell’Ariston letteralmente con la passera al vento, mostrando il tatuaggio
farfalloso piazzato accanto alla farfalla farfallosa propriamente detta.
Mutande sì o mutande no? Mutande no. E basta riguardare il video per notare
l’accenno di pube spuntare da sotto il vestito svolazzante. Reazioni della
cattolicissima Lorenza Lei? Zero, nada, nisba. Nemmeno una parola scandalizzata
sull’esibizione sfrontata del pube femminile in prima serata, sul palco dello
show più nazionalpopolare d’Italia. Nemmeno uno straccio di
vicedirettoregrancavalierelupmanfigldiputt inviato sul posto per mettere una
pezza sulla sfrontata
patonza.
Peraltro, le grazie di Belen le abbiamo viste tutti (o quasi) nel video porno fatto circolare dall’ex fidanzato argentino. Non abbiamo visto niente di nuovo, insomma. Tutta roba riciclata che ha già fatto impazzire (e perdere la vista?) migliaia e migliaia di nerd smanettoni.
E non siamo certo scandalizzati da questa ostentata nudità, sia chiaro. Quello che sorprende è l’atteggiamento di viale Mazzini: Celentano sproloquia e il giorno dopo commissariano la Rai; Belen “spatonza” e il giorno dopo niente, tutti zitti e muti. E magari qualche dirigente del settimo piano di viale Mazzini sta pure riguardando ossessivamente il video incriminato, chissà…
Tutto frutto della classica doppia morale della Rai, che da un lato fustiga chi la fa fuori dal vasetto, chi attacca l’inattaccabile, a ragione o a torto poco importa, e dall’altro chiude un occhio, anzi due, su altri tipi di volgarità, quelli più classici da tette e culi, che tanto piacciono, secondo i lungimiranti padroni della tv di Stato, al pubblico italiota.
Sabato, intanto, tornerà Adriano Celentano. Consiglio non richiesto per il Molleggiato: dica tutto ciò che vuole, esageri, spari altri 125 milioni di cazzate, ma lo faccia scoprendo l’inguine e mostrando un po’ di pelo pubico. Lorenza la Cattolica non avrà nulla da ridire, ne siamo sicuri.
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