Complotti a Nord
Dietro lo spazio
eccessivo che i giornali hanno dedicato alla nevicata romana c’è un complotto
del Nord, ha rivelato Gianni Sciolina Alemanno. Credevo che dietro ci fosse
soprattutto lui, un sindaco forse peggiore di altri, ma sicuramente molto più
collerico e chiacchierone, disegnato apposta per indossare i panni del capro
espiatorio. La sua ultima denuncia però mi ha convinto. Esiste un complotto
vichingo per mettere Roma in cattiva luce e ne facciamo parte un po’ tutti:
giornali del Nord, giornali romani diretti da giornalisti del Nord e
telegiornali fatti a Roma da leghisti e comunisti del Nord (i comunisti sono
per definizione del Nord, basta vedere la Corea). Siamo stati noi - con il
sostegno occulto delle multinazionali del ghiacciolo, della Loggia del Leopardo
e di un cugino friulano di Dan Brown - a nascondere le pale nelle catacombe e a
rovesciare migliaia di sacchi di sale nell’insalata del Trota pur di sottrarli
alla furia bonificatrice di Alemanno. Sempre noi, dopo averlo ipnotizzato,
abbiamo costretto il sindaco alpinista a proclamare il coprifuoco al Tg1, a
chiedere una commissione d’inchiesta sulle previsioni del tempo (che chicca
degna di Totò!) e a mostrare la compattezza delle istituzioni litigando a reti
unificate col capo della Protezione civile.
E perché mai avremmo fatto tutto questo? Ma per il più meschino degli impulsi. L’invidia. Non vogliamo che Roma ottenga le Olimpiadi del 2020 e ci siamo già accordati segretamente con la Loggia del Leopardo per portarle a Brescia. O ad Asti ovest, si vedrà. (La decisione finale spetta al cugino di Dan Brown).
E perché mai avremmo fatto tutto questo? Ma per il più meschino degli impulsi. L’invidia. Non vogliamo che Roma ottenga le Olimpiadi del 2020 e ci siamo già accordati segretamente con la Loggia del Leopardo per portarle a Brescia. O ad Asti ovest, si vedrà. (La decisione finale spetta al cugino di Dan Brown).
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