mercoledì 15 febbraio 2012

Festival di Sanremo 2012, Celentano: reazioni al suo "sermone"…


Non ho visto, né in tv né in video nel web. La diatriba Celentano-stampa cattolica non mi avvince. 
Ritengo che la stampa cattolica si debba occupare della persona. Quindi, del contesto sociale e politico nel quale vive. Dei principi, dei valori, dei modi di vivere la fede. Prima del paradiso, la vita reale. Anziché il politichese, la politica.
Celentano è il solito democristiano che confonde. Che si confonde.
Ecco perché non trovo abbia granchè da dirmi…
A Sandro Bondi il sermone di Celentano è piaciuto. Sarà perché è un credente o perché crede che….Avvenire e Famiglia Cristiana siano stati “cattivi” con il suo padrone Silvio Berlusconi?

Anzichè il monologo di Celentano mi paiono più interessanti (relativamente parlando) le reazioni.

Lorenza Lei, direttore generale della Rai: "dopo aver ascoltato informalmente il presidente e i consiglieri d'amministrazione presenti, vista la situazione che si è venuta a creare, ho deciso di inviare il vicedirettore generale per l'Offerta, Antonio Marano, a coordinare con poteri di intervento il lavoro del Festival".

Sir, agenzia di stampa della Cei: “ ignoranza col microfono”

Famiglia Cristiana, sul sito online: Celentano “è solo un piccolo attivista dell'ipocrisia, un finto esegeta della morale cristiana che sfrutta la tv per esercitare le sue vendette private".

Marco Tarquinio, direttore di Avvenire: "Tutto questo, perché abbiamo scritto che con quel che costa lui alla Rai per una serata si potevano non chiudere le sedi giornalistiche Rai nel Sud del mondo (in Africa, in Asia, in Sud America) e farle funzionare per un anno intero".

Sandro Bondi, coordinatore del Pdl: “Al di là di certe sgradevoli provocazioni, l’apparizione ieri sera al festival di Sanremo di Adriano Celentano può essere letta come un imprevedibile e commovente discorso sulla fede, un discorso pieno di pietà religiosa sulla vita e sulla morte, un discorso sull’amore che è il segno distintivo del cristianesimo. Mai in uno spettacolo pubblico così popolare era stato elevato un grido così vibrante in difesa di una fede autentica».

1 commento:

  1. Io rimango sempre della mia idea, gli artisti devono fare gli artisti. Non altro.

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