Non ho visto, né
in tv né in video nel web. La diatriba Celentano-stampa cattolica non mi avvince.
Ritengo che la stampa
cattolica si debba occupare della persona. Quindi, del contesto sociale e
politico nel quale vive. Dei principi, dei valori, dei modi di vivere la fede. Prima
del paradiso, la vita reale. Anziché il politichese, la politica.
Celentano è il solito
democristiano che confonde. Che si confonde.
Ecco perché non
trovo abbia granchè da dirmi…
A Sandro Bondi il
sermone di Celentano è piaciuto. Sarà perché è un credente o perché crede che….Avvenire e Famiglia Cristiana siano stati “cattivi” con il suo padrone Silvio
Berlusconi?
Anzichè il monologo di Celentano mi paiono più interessanti (relativamente parlando) le reazioni.
Lorenza Lei, direttore generale della Rai: "dopo aver
ascoltato informalmente il presidente e i consiglieri d'amministrazione
presenti, vista la situazione che si è venuta a creare, ho deciso di inviare il
vicedirettore generale per l'Offerta, Antonio Marano, a coordinare con poteri
di intervento il lavoro del Festival".
Sir, agenzia di stampa della Cei: “ ignoranza
col microfono”
Famiglia Cristiana, sul sito online: Celentano “è solo un piccolo attivista dell'ipocrisia, un finto esegeta della morale cristiana che sfrutta la tv per esercitare le sue vendette private".
Marco Tarquinio, direttore di Avvenire: "Tutto
questo, perché abbiamo scritto che con quel che costa lui alla Rai per una
serata si potevano non chiudere le sedi giornalistiche Rai nel Sud del mondo
(in Africa, in Asia, in Sud America) e farle funzionare per un anno
intero".
Sandro Bondi, coordinatore del Pdl: “Al di là di certe
sgradevoli provocazioni, l’apparizione ieri sera al festival di Sanremo di
Adriano Celentano può essere letta come
un imprevedibile e commovente discorso sulla fede, un discorso pieno di
pietà religiosa sulla vita e sulla morte, un discorso sull’amore che è il segno
distintivo del cristianesimo. Mai in uno spettacolo pubblico così popolare
era stato elevato un grido così vibrante in difesa di una fede autentica».
Io rimango sempre della mia idea, gli artisti devono fare gli artisti. Non altro.
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