da: La Stampa
Chi suicida chi
Ci mancava il
dibattito sui suicidi: di chi è la colpa se le persone in crisi si ammazzano,
di Monti o di Berlusconi? La responsabilità di quei gesti non è di nessuno. La
scelta di togliersi la vita attiene a una zona insondabile del cuore umano che
ha a che fare con la fragilità, il dolore, la paura: mondi troppo profondi per
farne oggetto di gargarismi politici. La responsabilità della situazione
sociale che fa da sfondo agli atti disperati è invece piuttosto chiara. Negli
ultimi vent’anni l’Italia è stata governata - bene o male non so, ma governata
- soltanto dal primo governo Prodi. Il resto è stato un susseguirsi di agguati,
proclami, scandali e cialtronate. Gli altri governi di sinistra hanno pensato
unicamente a farsi del male. Berlusconi ai fatti propri. La riforma liberale
dello Stato, vagheggiata in centinaia di comizi, si è rivelata la più tragica
delle sue bufale. Non poteva essere altrimenti, dato che gli alleati del Nord
non volevano il risanamento ma la dissoluzione del Paese e quelli del Sud
prendevano i voti dalla massa di mantenuti che qualsiasi riforma seria avrebbe
spazzato via.
Monti si è presentato al capezzale di un paziente curato per vent’anni con flebo d’acqua fresca, facendosi largo fra mediconzoli corrotti e infermiere in tanga. Ha riportato serietà nel reparto e messo gli antibiotici nella flebo. Se avesse avuto l’umanità di un Ciampi, si sarebbe anche seduto a far due chiacchiere col malato per tirarlo su di morale. D’accordo, Monti non è Ciampi. Però non ha ucciso nessuno. L’Italia l’hanno suicidata i partiti.
Monti si è presentato al capezzale di un paziente curato per vent’anni con flebo d’acqua fresca, facendosi largo fra mediconzoli corrotti e infermiere in tanga. Ha riportato serietà nel reparto e messo gli antibiotici nella flebo. Se avesse avuto l’umanità di un Ciampi, si sarebbe anche seduto a far due chiacchiere col malato per tirarlo su di morale. D’accordo, Monti non è Ciampi. Però non ha ucciso nessuno. L’Italia l’hanno suicidata i partiti.
Nessun commento:
Posta un commento