giovedì 31 maggio 2012

Calcio, con e senza scommesse: teste pensanti (Prandelli) e mononeuronici (Buffon)


Meno male. Qualcuno che ha dei neuroni funzionanti esiste: Cesare Prandelli, commissario tecnico della nazionale di calcio italiana. 
Che certa magistratura e stampa, cartacea e televisiva,  “lavorino” insieme è poco ma sicuro, ma la vergogna si prova per altro. Come insegna Prandelli. Buffon impari.


fonte: la Repubblica

Cesare Prandelli durante la conferenza stampa alla vigilia della partita con la Russia:
“Per quanto mi riguarda mi sento un po’ in imbarazzo a difendere certi sfigatelli. Sono 40-50 sfigati... Io non ho mai scommesso, mai giocato, appartengo a un mondo diverso. Sono già fortunato nella vita, se gioco e magari vinco diventerei più fortunato ancora e toglierei fortuna ad altri. Mi piacerebbe la massima tolleranza e il massimo rispetto delle idee. Ognuno di noi ha la propria coscienza e il proprio modo di fare".

Alla domanda su quanto faccia male l'idea di uno stop di due anni al calcio, ventilata dal premier Mario Monti: "Massimo rispetto per Monti, alle sue parole ha già risposto il nostro presidente federale. Noi domani abbiamo una partita, vorrei spostare l'attenzione sul calcio giocato, saremo contenti e felici in base al risultato. In questo momento mi sembra ci sia poca serenità, affronteremo certi argomenti quando ci sarà più calma".

Altro argomento è il timore di comportamenti razzisti nei confronti di Mario Balotelli. "Ha detto a France Football che se subisce atti di razzismo all'Europeo esce dal campo? Tranquilli, entriamo noi dalla panchina e lo fermiamo. Pazienza se scatterà il rosso o il giallo. Stiamo già provando l'entrata...".

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