mercoledì 23 maggio 2012

Governo Monti: “nessuna manovra in vista”, agevolazioni per gli investimenti delle imprese


da: la Repubblica

Monti: "Nessuna nuova manovra in vista 20-30 miliardi alle imprese già entro quest'anno"
Il presidente del Consiglio prova a rassicurare sullo stato dell'economia italiana. Quattro decreti pronti per ridurre il debito della Pubblica amministrazione. Passera: "Risposta concreta a imprese". Grilli: "Da accordi nessun impatto su debito pubblico". Marcegaglia: "Liquidità problema prioritario". Bersani: "Allentare rigore"

"Non vedo all'orizzonte nessuna nuova manovra aggiuntiva". Mario Monti, tornato a Roma dopo il G8 e dopo le trasferte a Brindisi e in Emilia, prova a dare rassicurazioni sullo stato dell'economia italiana. I conti pubblici, secondo il presidente del Consiglio, non richiedono interventi correttivi. Il premier ha poi illustrato i decreti per sbloccare i debiti della Pubblica amministrazione e dare nuovo 'carburante' alle imprese. Ma, ha assicurato il viceministro dell'Economia, Vittorio Grilli, a margine della firma degli accordi con imprese e Abi per la certificazione dei crediti e e sul fondo per agevolare gli investimenti, il decreto ministeriale approvato oggi non avrà alcun impatto sul debito pubblico: "Un impatto non c'è", ha spiegato Grilli, "sulla quantità di imprese che vantano sia crediti che debiti nei confronti della pubblica amministrazione abbiamo però ancora dati approssimativi, dal momento che dobbiamo conoscere il netto della compensazione".  "La soddisfazione è alta. Oggi si dà una risposta molto concreta e molto forte e anche inaspettata a un problema grave", è stato il commento del ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera. "È stata trovata una soluzione - ha spiegato Passera - per l'immediato, ma la soluzione definitiva e strutturale è l'adozione della direttiva europea".

Ocse e lavoro. Confortanti, secondo il premier, i dati Ocse: "I dati dell'Ocse devo ancora esaminarli bene.
L'Ocse, come sempre recentemente, ci conforta, conforta l'Italia per la valutazione del complesso delle operazioni di politica economica e le riforme strutturali". E poi sulla riforma del lavoro: "Confido di vedere presto il buon esito parlamentare, un ingrediente essenziale per la crescita".  

Pubblica amministrazione. Il premier dà garanzie alle aziende sullo sblocco dei debiti della pubblica amminiastrazione. Mario Monti parla di  "carburante" per riaccendere il motore delle imprese. Ci sono quattro decreti pronti per ridurre il debito della Pubblica amministrazione con le aziende. "Possiamo realizzare un progressivo rientro del debito commerciale accumulato dalla Pubblica amministrazione smaltendo uno stock di 20/30 miliardi già per quest'anno, ha detto il presidente del Consiglio in conferenza stampa. Inoltre - ha annunciato - "il governo intende recepire la direttiva su ritardati pagamenti entro fine 2012, in anticipo rispetto alla scadenza di marzo". Poi parole di incoraggiamento nei confronti delle nostre realtà produttive: Le nostre aziende, a volte proprio le più piccole e innovative, in questa fase difficile non hanno abbassato la testa" e per questo "hanno bisogno di liquidità".

Le misure per sanare i debiti. Quattro decreti e un accordo tra banche e imprese. È questo il pacchetto di misure varato dal governo per accelerare i pagamenti della pubblica amministrazione alle imprese. Due decreti del Tesoro riguardano la certificazione dei crediti delle imprese verso la P.A.: uno, firmato dal premier Mario Monti, riguarda la certificazione dei crediti verso le amministrazioni statali e gli enti pubblici nazionali; l'altro è relativo alla certificazione dei crediti verso gli enti locali, le regioni e gli enti del servizio sanitario nazionale (sentita la conferenza delle regioni). Il terzo decreto riguarda la compensazione tra crediti e debiti verso la P.A.: è un decreto sempre del ministero dell'economia che istituisce la compensazione dei crediti verso la P.A. Con le somme iscritte a ruolo al 30 aprile 2012. La compensazione è valida, oltre che per i crediti erariali, anche per i crediti contributivi (Inps-Inail) e i tributi locali. Infine il quarto decreto del ministero dello sviluppo economico di concerto con il Tesoro, punta al sostegno delle imprese creditrici e prevede la creazione di un fondo di garanzia diretta sull'anticipazione dei crediti verso la P.A. Ultimo tassello del pacchetto, l'accordo tra Abi e associazioni imprenditoriali per la costituzione di un plafond dedicato allo smobilizzo dei crediti.

Marcegaglia:"Bene decreti". Mussari: "Da banche 20 mld". Un passo avanti importante perché la liquidità in questa fase è un problema prioritario per le imprese: il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, esprime soddisfazione. "È un momento complicato e difficile per l'economia e c'è un problema serio di liquidità per le imprese. I decreti vengono incontro a questo problema, che ha priorità assoluta per le aziende". Le banche mettono a disposizione 20 miliardi di euro per anticipare i crediti vantati dalle imprese nei confronti della pubblica amministrazione e per gli investimenti, ha assicurato il presidente dell'Abi Giuseppe Mussari, secondo il quale occorre che "le aziende utilizzino questo plafond" e l'auspicio è che "tutte le banche aderiscano così come hanno fatto con la moratoria".
 
Crescita. Monti ha anche affrontato il tema della crescita, sottolineando che per anni il problema della crescita è stato visto come "un problema 'idraulico': c'era un tubo, si pompavano i soldi, e sarebbe dovuta venir fuori la crescita. Invece non veniva fuori niente, o venivano le cattedrali nel deserto". Ma l'operazione di crescita cui sta puntando il premier "è attraverso la rimodulazione dell'economia", anche se "ci vorrà un po' di tempo". Al premier il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, tornerà a chiedere, nell'incontro di questa sera, di porre in sede Europea il tema del superamento delle politiche di rigore e ricordare la specificità italiana. "Il rigore è in discussione su scala europea separato da politiche della crescita", ha spiegato il segretario del Pd ai cronisti, "l'Italia è la più rigorosa d'Europa, bisogna far considerare la situazione. Abbiamo il miglior avanzo primario e arriveremo, solo noi, al pareggio di bilancio l'anno prossimo".

Le reazioni. Con i decreti del governo sui crediti vantati dalle imprese nei confronti della pubblica amministrazione "si mette finalmente benzina nel motore dell'Italia. Siamo molto contenti, questo è il modo migliore di aggredire la crisi perche' di solo rigore si muore", ha detto il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini. "Valuteremo con attenzione i provvedimenti del governo sui pagamenti della Pubblica amministrazione, scaturiti anche dalle iniziative parlamentari portate avanti fino all'approvazione dal gruppo al Senato del Pdl", ha commentato il presidente del gruppo, Maurizio Gasparri, ribadendo che "il sostegno alle iniziative del governo dipende dal recepimento delle nostre proposte a tutela dei cittadini sottoposti ad una eccessiva pressione fiscale".

Incontro con ministro delle Finanze della Svizzera. "So che un incontro è in programma, non ricordo bene la mia agenda". Così Mario Monti risponde ai cronisti a Palazzo Chigi che gli chiedono se incontrerà giovedì il ministro delle Finanze della Svizzera. "È anche presidente della Confederazione, se non sbaglio", chiosa Monti. 

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