giovedì 31 maggio 2012

Beppe Grillo, i rappresentanti o simpatizzanti del Movimento 5 stelle: commenti…


Cara Pink,
è semplicemente agghiacciante quanto detto da Beppe Grillo, fortunatamente i suoi militanti non sono tutti presi dal suo furore popolar-mediatico. 
Non vedo tutti questi cittadini onesti e retti nell'Italietta odierna...Se il movimento a 5 stelle alle prossime politiche seppellirà il defunto PDL non so se bisogna esserne felici. Avendo visto ieri certi documentari sul fanatismo di alcuni capipopolo ho un brivido lungo la schiena a leggere alcune dichiarazioni!!
Un caro saluto
SER


Ciao SER,
mi costringi (per modo di dire!) a fare una riflessione su Grillo, sul Movimento 5 stelle, su diatribe e…stampa.

È vero che Grillo farnetica. Lo faceva anche Bossi. Ma – a oggi - esiste una differenza tra i due movimenti che solo gli stolti o i servi non colgono. Lo zoccolo leghista aveva bisogno di sentire certe cazzate. Si alimentava, resisteva per questo: le coglionate di Bossi. E’ anche per questo motivo che io non ritengo Maroni in grado di ottenere gli stessi risultati del senatur (che poi questo possa essere un bene è altra questione!).
Coloro che si riconoscono, o simpatizzano, per il Movimento 5 stelle non hanno bisogno, per esistere e resistere delle cagate di Grillo. Lui è un abile dialettico. Catalizza l’attenzione e fa da parafulmine. In questo, se vogliamo, assume lo stesso ruolo che era di Bossi.
Ma la differenza, non da poco, è tra i leghisti e la base del Movimento 5 stelle. Il diverso modo di sentirsi collegati al numero uno del movimento.
Non è una differenza da poco. Ilvo Diamanti, che è una delle poche persone in grado di fare una pertinente analisi sociologica ritengo che quest’aspetto lo possa cogliere.
Per sintetizzare: le analogie tra Lega e Movimento 5 stelle mi paiono, al momento, solo in certe elucubrazioni dei due “guru”: Bossi e Grillo. Cito Bossi perché la Lega si è affermata con lui e per il motivo di cui sopra: Roberto Maroni è un numero due. Numeri 2 si nasce. E non si diventa numeri 1.

C’è poi un altro aspetto da considerare “ignorato” dalla stampa. Non capisce? Oppure è la sua dipendenza padronale (vale anche per Repubblica, sia chiaro) a impedirle di capire e, quindi, ciurla nel manico (espressione milanese per dirla che gira intorno per eludere la questione).

La stampa cosiddetta professionista dà addosso a Grillo perché…così deve fare.
Grillo e, al momento, i rappresentanti del Movimento 5 stelle, non sono “collegati” alla stampa di regime. Non sono referenziali nei confronti di certi “opinionisti”. Ecco, quindi, che la stampa liquida le discussioni tra grillini come “stanno già litigando”, “si stanno già dividendo” “sono già contro Grillo”.
Ci sarà del vero ma, mi punge vaghezza che “autorevoli” giornalisti non abbiano compreso la diversità delle persone, di situazione e di linguaggio.
Il Movimento 5 stelle è  - forse – il movimento più variegato della società italiana. Persone diverse per sesso, convinzioni religiose, convinzioni ideologiche, modelli politico/sociali si sono ritrovati in punto iniziale: il blog di Grillo…da lì …sono aumentati numericamente e hanno ottenuto via via una maggiore attenzione. E’ fisiologico che un movimento così variegato abbia idee diverse su come procedere. Il punto, come sempre è: hanno un’identica visione? Non ho una risposta certa. Da quel poco che seguo e so, mi pare di sì.
Sono confluiti in questo movimento, lo seguono, per due motivi. Il primo è che parla un linguaggio simile a loro. Niente politichese ma politica (con buona pace delle teste alla Napolitano che li considerano antipolitici). Il secondo motivo è che trovano proposte concrete. Un modo di affrontare la vita sociale diversa dal modello finora in vigore, sia esso rappresentato da un governo di centro-destra o di centro-sinistra. Piaccia o no, il paese reale pensa e parla come alcuni dei rappresentanti del Movimento 5 stelle.
Ciò che li accomuna nella diversità di origine e storia personale è la pretesa di una gestione onesta ed efficiente dei soldi pubblici, l’ascolto dei problemi, delle esigenze, il trovare soluzioni concrete.
Concetti che non ritrovano – e come potrebbero - nelle teste e nelle strutture dei partiti tradizionali. Le discussioni che nascono sono nel merito di come fare, non “se fare” e “cosa fare”. Se la stampa non capisce la differenza è destinata a vedersi ridimensionare. Se la stampa non comprende e non sa seguirli dimostra di essere o cogliona o…serva. O entrambe le cose.

Ovviamente, io non sono un sociologo e non sono “affascinata” né da Grillo né dal Movimento 5 stelle.
Questa che sto facendo è solo una prima valutazione di un insieme politico che sta crescendo nel paese. Conosco persone che hanno votato per i candidati del Movimento 5 stelle, li ho sentiti discutere con persone collegate a partiti tradizionali e ho colto la diversità di approccio mentale nonché linguistica.
Ti dirò di più. Non oggi e non domani, ma che Grillo ci sia o no, sarà pressoché indifferente. Perché se le persone che occuperanno certi posti a livello locale, dovessero dimostrarsi capaci di amministrare, crescerà l’incidenza politica di questo movimento e Beppe Grillo potrà solo ridurre i suoi interventi e cambiare toni e modi. E questo, per il motivo che descrivevo sopra: i grillini non sono Grillo dipendenti come i leghisti sono Bossi dipendenti.

Il Movimento 5 stelle può presentare analogie con la Lega ma ne vanno colte le diversità. La stampa professionista è in grado di capire? Oppure: può farlo? Deve chiedere il “permesso” a Berlusconi e De Benedetti.
E a qualche guru anziano che è stato un analista politico efficace per molti anni ma che, forse provato dall’era Berlusconi, sogna un ritorno di fiamma tra una parte degli italiani e…il PD.
Cara SER, questo mi pare più difficile che…un cammello passi per la cruna di un ago e, contemporaneamente, un ricco entro nel regno dei cieli.
Con ciò, il PD non sparirà. Ma poiché non è in grado di fornire un’alternativa CULTURALE e SOCIALE, può anche vincere una volta le elezioni ma è destinato a essere sempre più ridimensionato. Quanto meno..a non crescere. E se non cresci nei voti, come fai ad avere la maggioranza per governare?
Beh…possono sempre inventarsi un secondo porcellum. Cosa che credo faranno…..Ma questo non fermerà certo movimenti come quello di Grillo. Se non saranno loro saranno altri. Il paese reale è sempre più “marziano” rispetto al paese di Berlusconi, Napolitano, Monti e Bersani, ecc..ecc..

2 commenti:

  1. Cara Pink,
    devo dire che dopo aver letto il tuo commento mi sono rasserenata. Comprendo la tua prospettivo rispetto al movimento di Beppe Grillo e soprattutto la fiducia verso le persone che vivono in quel movimento. Io ho connaturato in me un certo scetticismo verso le mirabilie della società civile, non so, forse è colpa della mia formazione culturale, o della stampa di regime che mi influenza nonostante tutto.
    Ho letto il programma di base del movimento di Grillo e ha buoni spunti propositivi, ma lo vedo concentrato su alcune tematiche e poco su altre. Parla pochissimo della problematica del precariato e sul decadimento culturare dell'istruzione media italiana. Il vero dramma, secondo il mio parere, è il totale fallimento delle tentate riforme scolastiche. Le nostre università stanno perdendo il loro smalto, non riescono a stare ai passi con i migliori atenei del resto del mondo. Tolte alcune rare eccezioni, il mondo universitario italiano sta producendo laureati mediocri, laureati che non riescono ad usare un congiuntivo... Sono nel mio momento pessimista e forse questo condiziona oltremodo i miei giudizi. Non è retorica, ma amo troppo questo paese per non desiderare un risollevamento e se questo risollevamento arriverà dagli attivisti grillino, bè, ne sarò assolutamente felice! Attendiamo, senza pregiudizio o chiusura mentale alcuna, di vedere all'opera i grillini nella realtà amministrativa di tutti i giorni. Se si dimostrreranno piu' capaci degli altri e riusciranno il messaggio arriverà agli elettori, nonostante la stampa cerchi di ridimensionarli e allora forse questo paese avrà una possibilità.
    Un saluto
    SER

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  2. Ciao SER…
    Avevo letto il programma del Movimento 5 stelle e…mi ero fatta una risata!.
    Poiché coloro che mi hanno incitato a farlo erano giovani li ho apostrofati dicendogli che erano degli “ingenui”. Crescendo…avrebbero rivisto e riconsiderato. Rimango di questa opinione e rimango dell’idea che bisogna vedere cosa faranno concretamente.
    Ma concordo su ciò che osservi: nel loro programma non trattano alcuni argomenti.
    In un certo senso mi ricordano un pò i radicali…
    Sai però che anche gli altri partiti, quanto a programmi, non è che stiano messi benissimo. Nella miglore delle ipotesi, concetti macro teorici. E, quando si trovano al potere, i programmi non li rispettano.
    Detto questo…ieri sera ho sentito per la prima volta il sindaco di Rimini, del PD.
    Tanto non mi piace Renzi, tanto mi ha colpito Andrea Gnassi…se farà concretamente ciò che dice bene…Indubbiamente diverso dal linguaggio e dai modi della vecchia guardia.
    Dava l’impressione di avere una visione e di volerla attuare. Impressione che non dà il l’”usato” del PD…

    Buon fine settimana…qui siamo in piena visita del Papa!

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