Tra Grillo e
Berlusconi “non vi è nulla in comune, né vi
potrà mai essere nessuna intesa”.
Questa, sì, che è una notizia confortante....per Grillo.
da: Italia Oggi
Grillo, nel suo programma politico vuole togliere a
Berlusconi tutte le tv
di Marco Livi
Dicono che Silvio
Berlusconi si è innamorato di Beppe Grillo, del suo linguaggio diretto e
popolare, e che lo consideri un modello da imitare per rilanciare il
centrodestra.
Peccato che
nessuno, intorno al Cavaliere, si sia preso la briga di leggere il programma di
governo del Movimento a 5 stelle, e di farne un bignami per il capo. Se lo
avessero fatto, il Cavaliere saprebbe che Grillo, come prima cosa, toglierebbe
a Mediaset tutte le tv e metterebbe all’asta le relative frequenze.
Basta leggere il
capitolo «Informazione» del programma di Grillo per averne conferma. Punto 3 «Nessun
canale televisivo con copertura nazionale può essere posseduto a maggioranza da
un soggetto privato, l’azionariato deve essere diffuso con proprietà massima
del 10 per cento».
Seguono altri
provvedimenti, da attuare con le cesoie sull’impero tv del Biscione: «Le
frequenze televisive saranno assegnate attraverso un’asta pubblica ogni cinque
anni». «Abolizione della legge del governo D’Alema che richiede un contributo
dell’uno per cento sui ricavi agli assegnatari di frequenze televisive». «Vendita
ad azionariato diffuso, con proprietà massimo del 10 per cento, di due canali
televisivi pubblici».
«Un solo canale
televisivo pubblico, senza pubblicità., informativo e culturale, indipendente
dai partiti». (Ergo: riduzione della Rai ad un solo canale, e fine della
simmetria Rai-Mediaset). Ancora: «Abolizione della legge Gasparri».
E per finire: «Abolizione
dell’Ordine dei giornalisti. Ed eliminazione dei contributi pubblici per il
finanziamento delle testate giornalistiche». E’ quanto basta per capire che tra
Grillo e Berlusconi non vi è nulla in comune, né vi potrà mai essere alcuna
intesa.
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