E’ da un po’ che ci penso. Soprattutto da
quando parlo con persone che mi raccontano di aver smesso di lavorare per aver accettato
la proposta di esodo dall’azienda, ma
non percepiranno la pensione a causa della riforma Fornero, e con persone che
nei prossimi mesi saranno lasciate a casa. Anche per costoro: nessuno
stipendio, nessuna pensione, perché non rientrano nei parametri stabiliti
dall'ultima riforma.
Come
vivranno? Alcuni attingeranno ai risparmi, altri vivranno con un solo stipendio
perché marito o moglie hanno ancora un’occupazione. E ci sarà chi non saprà
dove sbattere la testa.
Per le
persone oneste cui hanno insegnato che si studia, poi si lavora e infine arriva
il tempo di riprendersi parte della vita per ciò che negli anni si era
abbandonato, sapere di essere privati di un reddito o il doversi appoggiare a
genitori anziani che non hanno certo pensioni d’oro è angosciante. Un paese che
crea e consente situazioni di questo tipo è incivile, immorale, ingiusto.
Mi sto
sempre più rendendo conto degli effetti della riforma pensionistica che è
piombata improvvisamente sulla vita di molte persone e che è ormai stata
archiviata dall’informazione standard. Unica vicenda di cui si parla è quella
che riguarda i cosiddetti esodati, coloro che – per richiesta delle aziende –
avevano raggiunto un accordo per un pensionamento anticipato e si sono trovati
dal gennaio 2012 senza stipendio e senza pensione a causa dell’ignoranza, arroganza, superficialità, di
Elsa Fornero. Nonché di Monti
che, in qualità di presidente del consiglio è responsabile di tutti i decreti pensati e scritti con il sedere dai
suoi ministri.
Nessuno
più degli esodati si rende conto dell’ingiustizia di un governo che, indubbiamente,
ha lavorato nei primi mesi come il precedente non ha mai fatto. Ma se dobbiamo
riconoscere a Monti una diversità rispetto a governi precedenti, nel merito
delle azioni, delle soluzioni adottate, non si è di certo distinto per correttezza ed equità.
delle azioni, delle soluzioni adottate, non si è di certo distinto per correttezza ed equità.
Credo
però che una parte considerevole di italiani non abbia ancora appieno
realizzata quali siano gli effetti della riforma pensata da una che NON HA MAI
LAVORATO: Elsa Fornero. Sì, perché la gente che lavora da anni, ritiene
che alcuni mestieri – come quello del docente universitario – non produca
fatica. Fare il docente universitario (certo, potremmo elencare anche altre
professioni) non logora né fisicamente, né mentalmente. Ergo: si può anche
lasciare l’azienda – privata o pubblica – in età avanzata. Viceversa, la maggior
parte delle attività svolte dagli italiani (escludo dal ragionamento i
finti invalidi, gli assenteisti e specie simili), con le relative diversità per
impegno fisico e mentale e in rapporto anche all’età di inizio occupazione,
sono quello che possiamo effettivamente definire: LAVORO.
Per le
italiane, in particolare, il LAVORO è
doppio: ufficio e casa.
Oltre all’impegno fisico e mentale che negli anni
logora chi effettivamente lavora, sarebbe opportuno non dimenticare quel vezzo
filosofico secondo il quale: si lavora per vivere, non si vive per il lavoro.
C’è un tempo in cui, chi ha dato, ha diritto di chiudere una fase della propria
vita e iniziarne un’altra. Ovviamente, la pensione è un diritto e, come tale,
ciò che ci spetta è in ragione di ciò che abbiamo accantonato. Nulla di più,
nulla di meno.
Con
l’arrivo del governo Monti, gli italiani sono stati sommersi dai seguenti
messaggi “subliminali”: “siamo ad un
passo dal baratro”, “rischiamo di
fare la fine della Grecia”, “siamo vicini
al fallimento” “ce lo impone
l’Europa” “sono i mercati che ce lo
chiedono”. Monti ha gonfiato la situazione critica del paese? Diciamo di
no.
Ma la
responsabilità delle merda – cioè la vicinanza al baratro – è di una classe
politica che da decenni non governa e legifera ma lavora (sì, si tratta di un
lavoro) per sprecare risorse, rubare soldi pubblici, anziché impiegare risorse
per creare uno stato sociale efficiente e non clientelare. Gli italiani,
innocenti con l’eccezione ahimè sostanziosa degli evasori fiscali, storditi dai
messaggi “subliminali” non hanno compiutamente realizzato quale fosse la
PERFETTA INGIUSTIZIA (in questo senso, Monti non teme confronti con presidenti
del consiglio precedenti) della riforma pensionistica Fornero-Monti.
Soprattutto
nei confronti di quei lavoratori cui mancano pochi anni al raggiungimento dei
requisiti per la pensione. In un colpo solo, senza cioè la necessaria
gradualità, molti italiani si sono visti spostare di parecchi anni l’età
pensionabile.
Ma la Fornero e Monti lo hanno fatto per il bene
del paese. Per il bene dei nostri figli. Che però non trovano un lavoro
stabile. Qualcuno deve ancora spiegarci come si possono creare posti di lavoro
per i giovani se si allunga l’età pensionabile dei genitori.
Eppure,
gli esodati, i prossimi lavoratori che si troveranno senza stipendio o
pensione, coloro che si vedono allungare in un colpo solo l’età pensionabile
senza scaglionamenti equi, nonché i giovani che non arriveranno mai a
raggiungere l’età pensionabile perché iniziano ad avere un lavoro regolare dai
30 anni, devono essere soddisfatti del governo Monti-Fornero.
Che
bella soddisfazione sapere che sei senza stipendio e senza pensione, e/o
che stai lavorando da più di trent’anni e dovrai aspettare parecchi anni prima
di lasciare il lavoro, ma, hai fatto felice l’Unione Europea.
Che
bella soddisfazione sapere che hai fatto felice i Mercati. Hai sempre pensato
in piccolo: al mercato, al supermercato. Piccolo ometto, piccola donna dalla
mentalità ridotta. Pensa in grande: fai quello che si aspettano i Mercati.
Che
bella soddisfazione sapere che non stai finendo nel baratro. E, allora, che
posto è questo da dove guardo Monti e Fornero dal basso verso l’alto.
Ma dai.
Ti abbiamo salvato dal fallimento. Tu. Proprio tu che hai lavorato, pagato le
tasse e ti chiedi, perché mai rischiavo il fallimento? Tu, che hai i figli che
non trovano un lavoro stabile, tu, che hai dei genitori cui badare, non ti
senti soddisfatto di aver consentito a Monti e Fornero di fare ciò che si volevano
i Mercati?
Lo hanno
fatto per l’Italia; un paese che non è
per giovani e neppure per vecchi. E neppure per te. Che sei condannato
all’ergastolo sociale: lavorerai, non potrai lasciare il posto ai tuoi figli e
dovrai trovare i soldi per pagare una badante. E, preferibilmente, perché se
hai fatto trenta fai trentuno: crepa prima di maturare le condizioni per la
pensione.
E’ molto
facile fare una riforma delle pensioni che allunghi – senza opportuni ed equi
scaglionamenti – l’età pensionabile. E’ molto facile farlo per coloro CHE NON
SANNO CHE CAZZO SIGNIFICHI LAVORARE.
Ingiustizia
e iniquità portano a decisioni facili. E le decisioni facili non sono politica.
Sono terrorismo sociale ai danni degli italiani onesti.
Se la
necessità era fare cassa, ingiustizia per ingiustizia, il male minore
era una misura all'Amato che dalla sera alla mattina rubò dai nostri conti
correnti, che la riforma pensionistica Fornero-Monti che ruba per anni.
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