lunedì 28 maggio 2012

Calcio scommesse: blitz a Coverciano, arrestato Mauri


da: Lettera 43

Calcio, arrestato Mauri

Calcio di nuovo nel caos, travolto da una nuova valanga di scandali nelle inchieste sul caso-scommesse.
Il capitano della Lazio, Stefano Mauri, è stato arrestato dalla polizia nell'ambito delle indagini della procura di Cremona. Tra i destinatari del provvedimento d'arresto c'è anche l'ex giocatore del Genoa, ora al Padova, Omar Milanetto.
Blitz della polizia nel ritiro della Nazionale. Gli agenti sono andati nel centro sportivo di Coverciano per eseguire perquisizioni.
ASSOCIAZIONE A DELINQUERE. A Mauri e a Milanetto gli inquirenti contestano il reato di associazione a delinquere finalizzato alla truffa e alla frode sportiva.
Gli investigatori hanno ricostruito che sia Mauri sia Milanetto erano disponibili, in cambio di denaro, a combinare gli incontri delle loro rispettive squadre.
Sarebbero stati anche accertati diversi contatti tra i giocatori e gli esponenti dell'organizzazione criminale.
IN MANETTE 10 CALCIATORI. Complessivamente sono stati 19 i provvedimenti di custodia cautelare emessi dal gip Guido Salvini, 10 dei quali riguardano ex giocatori e calciatori di A, B e Lega Pro.
Secondo quanto accertato dall'inchiesta, i giocatori, per conto dell'organizzazione criminale transnazionale che fa capo a Singapore, avrebbero agito come referenti dell'associazione in Italia per la combine delle partite dei rispettivi campionati.
ARRESTATI CINQUE UNGHERESI. I provvedimenti emessi dalla procura di Cremona hanno coinvolto anche cinque cittadini ungheresi. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della polizia, i cinque facevano parte di una «cellula»
che riferiva direttamente al boss dell'organizzazione criminale, il singaporiano Eng Tan Seet, colpito da un'ordinanza di custodia cautelare emessa lo scorso dicembre.
La cellula degli ungheresi si sarebbe sostituita al gruppo degli «zingari», decimato dagli arresti dei mesi scorsi, per continuare nella manipolazione degli incontri dei campionati di calcio italiani.
Gli investigatori hanno accertato diversi contatti tra i calciatori e gli emissari del gruppo, proprio in occasione di incontri da truccare.

Blitz a Coverciano: indagato Criscito. Perquisizioni anche a casa di Conte

Il caso è arrivato anche a Coverciano, lasciando sotto choc l'Italia. Gli agenti sono arrivati nel ritiro della Nazionale che si sta preparando in vista dell'Europeo di Polonia e Ucraina alle 6.25 per effettuare perquisizioni e consegnare a Domenico Criscito un avviso di garanzia.
Mentre ancora gli Azzurri dormivano, due auto e cinque agenti hanno fatto irruzione nel centro federale e non hanno ancora lasciato Coverciano. Secondo quanto si è appreso, il difensore dello Zenit San Pietroburgo (a cui è stata perquisita la casa di Nervi, nel levante genovese) è accusato di associazione a delinquere finalizzata alla frode e alla truffa sportiva.
INCONTRO PRIMA DI LAZIO-GENOA. Agli atti c'è anche il resoconto di un summit in un ristorante genovese, il 10 maggio 2011, nei giorni precedenti la partita Lazio-Genoa a cui parteciparono Giuseppe Sculli, Criscito, un pregiudicato bosniaco e due dei maggiori esponenti degli ultrà del Genoa. Nell'inchiesta è coinvolto anche l'ex difensore rossoblù Kakhaber Kaladze.
L'incontro è stato documentato dagli agenti della polizia che hanno condotto le indagini. Tuttavia Salvini non ha accolto la richiesta di arresto avanzata dalla procura di Cremona nei confronti di Sculli, indagato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.
Gli agenti hanno perquisito anche l'abitazione di Genova di Criscito. I poliziotti hanno eseguito controlli nella sua casa di Nervi, nel levante genovese.
ATTESA LA LISTA PER EURO 2012. Il blitz delle forze dell'ordine nel ritiro della Nazionale è avvenuto proprio nel giorno in cui il commissario tecnico Cesare Prandelli deve diramare la lista dei 23 Azzurri convocati per la spedizione europea.
L'allenatore aveva intenzione di comunicare i nomi già alle 12 di lunedì 28 maggio - con due o tre riserve - ma è probabile che gli ultimi eventi costringano Prandelli a rinviare le decisioni a martedì 29, quando scade il termine per consegnare la lista all'Uefa.
INDAGATO IL TECNICO DELLA JUVE. Ma il calcioscommesse è tornato a investire anche l'allenatore dalla Juventus Antonio Conte, anche lui perquisito dalla polizia. Il tecnico è indagato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.
Il coinvolgimento del tecnico bianconero è dovuto al periodo in cui era allenatore del Siena. È stato in particolare il calciatore Filippo Carobbio a chiamarlo in causa per Novara-Siena del 30 aprile 2011. «Lo stesso allenatore Conte», aveva raccontato Carobbio, «ci rappresentò che potevamo stare tranquilli in quanto avevamo raggiunto l'accordo con il Novara per il pareggio».
Immediato il commento di Antonio De Rencis, avvocato del tecnico: «La reazione di Conte è quella di una persona completamente estranea e fortemente determinata a dimostrare la sua totale estraneità ai fatti contestati».
PERQUISITO ANCHE PELLISSIER. Si è anche appreso che su mandato della procura di Cremona, è stata perquisita anche l'abitazione di Fenis di Sergio Pellissier, attaccante del Chievo coinvolto nell'inchiesta sul calcioscommesse. Analoga ispezione è avvenuta nella casa di Verona del giocatore.
All'interno della villa sulla strada statale 26 sono stati sequestrati computer, iPad e pennette usb che verranno messi a disposizione degli inquirenti.
CONTROLLI A CASA SONCIN. Nel filotto delle perquisizioni, pure l'abitazione ascolana dell'attaccante dell'Ascoli Andrea Soncin è stata controllata dalla polizia.
Soncin è indagato a piede libero per associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva, in relazione a presunti illeciti commessi nello scorso campionato, quando militava nel Grosseto. Estranea alla vicenda l'Ascoli calcio.
PER SIGNORI ANCHE ACCUSA DI RICICLAGGIO. All'ex bomber della Nazionale Beppe Signori, già nei guai giudiziari dopo la prima ondata di inchieste, la procura di Cremona ha contestato anche il reato di riciclaggio, in concorso con l'ex calciatore Luigi Sartor, un suo amico, Luca Burini, e il suo commercialista Daniele Ragone.
Questi ultimi due sono stati posti agli arresti domiciliari. L'accusa riguarda della movimentazione di denaro, attraverso una società panamense, proveniente dalle scommesse.
Signori e Sartor rimangono a piede libero perché erano già stati arrestati nella prima tranche dell'inchiesta.
NEI GUAI MEZZAROMA DEL SIENA. Tra gli indagati c'è il presidente del Siena Massimo Mezzaroma: a chiamare in causa il presidente dei bianconeri è stato Carlo Gervasoni che agli inquirenti ha raccontati di aver saputo tramite il gruppo degli 'zingari' che Mezzaroma avrebbe pagato due giocatori di un'altra squadra.
Sono scattate le perquisizioni.

Il quadro: sono 14 arresti e tre ai domiciliari
Dei 19 provvedimenti, 14 sono ordinanze di custodia cautelare in carcere, tre agli arresti domiciliari e due provvedimenti di obbligo di presentazione all'autorità giudiziaria. I destinatari sono cinque cittadini ungheresi, 11 tra calciatori ed ex giocatori, e tre soggetti legati a dei calciatori.
COINVOLTO BERTANI (SAMP). Oltre a Mauri e Milanetto, sono coinvolti anche Kewullah Conteh (ex giocatore del Piacenza - obbligo presentazione); José Inacio Joelson (giocatore del Pergocrema - arresti domiciliari); Alessandro Pellicori (giocatore svincolato del Queen's Park Rangers - custodia cautelare in carcere); Paolo Domenico Acerbis (giocatore del Vicenza - custodia cautelare in carcere); Ivan Tisci (ex calciatore - custodia cautelare in carcere); Francesco Ruopolo (calciatore del Padova - obbligo presentazione); Marco Turati (giocatore del Modena; custodia cautelare in carcere); Cristian Bertani (ex giocatore del Novara, ora alla Sampdoria - custodia cautelare in carcere).
CI SONO PURE TRE ITALIANI. Oltre ai calciatori, l'elenco è completato da Zoltan Kenesei (cittadino ungherese, già detenuto in Ungheria); Matyas Lazar (cittadino ungherese già detenuto in Ungheria - custodia cautelare in carcere); Lazlo Schultz (cittadino ungherese già detenuto in Ungheria - custodia cautelare in carcere); Laslo Strasser (cittadino ungherese - custodia cautelare in carcere); Istvan Borgulya (cittadino ungherese - custodia cautelare in carcere) Vittorio Gatti (custodia cautelare in carcere), Luca Burini (arresti domiciliari); Daniele Ragone (arresti domiciliari).

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