Elsa Fornero
farebbe meglio a stare zitta e affidare due righe rassicurative di circostanza
a un buon spin doctor.
Ogni volta che
apre bocca produce lo stesso effetto di un terremoto: crea voragini.
da: Lettera 43
L'Inps attacca sugli esodati
Esodati: cercasi
una soluzione in tempi rapidi. La
richiesta è di Antonio Mastrapasqua,
presidente dell'Inps.
Gli esodati, ha
affermato martedì 29 maggio, «deve trovare una soluzione che valga per tutti, non
solo per il contingente» di 65 mila lavoratori salvaguardati, «individuati dal decreto
che dovrebbe essere emanato a giorni dal ministro del Lavoro e da quello
dell'Economia».
IL NODO PENSIONI.
Mastrapasqua intervenendo alla presentazione del rapporto annuale dell'Inps
alla Camera ha definito la riforma delle pensioni varata a fine 2011 «dura,
severa, equa e coraggiosa» (il 52% degli italiani percepisce meno di 1.000 euro al mese).
Un intervento «capace di assicurare la necessaria stabilità finanziaria al
sistema previdenziale italiano in questa complessa transizione».
Ma proprio nei processi di transizione «chi è colto a metà del suo passaggio personale non può e non deve essere dimenticato o trascurato. Deve essere assistito e garantito nei suoi diritti soggettivi. Deve essere assicurato il dovuto sostegno: è un atto di giustizia, di legalità e di democrazia».
Ma proprio nei processi di transizione «chi è colto a metà del suo passaggio personale non può e non deve essere dimenticato o trascurato. Deve essere assistito e garantito nei suoi diritti soggettivi. Deve essere assicurato il dovuto sostegno: è un atto di giustizia, di legalità e di democrazia».
Fornero: «Prima facciamo il decreto, poi pensiamo
agli altri esodati»
Immediata la
risposta del ministro del Lavoro, Elsa
Fornero: «Il governo non è né sordo né cieco ai problemi del Paese. Risolveremo
il problema». Il decreto sui 65
mila è pronto e il governo - ha promesso - «si metterà con le parti sociali
a cercare una soluzione per gli altri esodati che sono fuori da questo
intervento».
Resta il fatto che «il problema esodati è un costo della riforma. Le riforme non sono a costo zero. Questa dà importanti risparmi negli anni a venire. Ma c'è anche un costo per coloro che sono fuoriusciti dal mercato del lavoro e che hanno difficoltà a ricollocarsi».
Resta il fatto che «il problema esodati è un costo della riforma. Le riforme non sono a costo zero. Questa dà importanti risparmi negli anni a venire. Ma c'è anche un costo per coloro che sono fuoriusciti dal mercato del lavoro e che hanno difficoltà a ricollocarsi».
Secondo Fornero
«non si può pensare che tutto si riapra. Il decreto è pronto, alla firma del
ministero dell'Economia, ma sappiamo che è una parziale soluzione al
problema».
Il governo, ha ammesso il ministro, «ritiene che dare certezze a coloro che avevano incertezze in tempi brevi sia meglio che cercare subito una soluzione anche per coloro che non si trovano ancora in questa condizione».
LA CGIL NON CI STA. Parole che non sono per niente piaciute al segretario della Cgil, Susanna Camusso: «Una soluzione in due tempi per gli esodati», ha tuonato «è un disprezzo nei confronti delle persone».
Ciò che serve è «una soluzione per il complesso degli esodati o è meglio che si sospenda la discussione sulla riforma degli ammortizzatori sociali, perché le misure proposte non reggerebbero di fronte a questa situazione».
Quindi si è scagliata contro Fornero: «Parla senza sapere di cosa parla, perché non ci sono persone a lavoro, ma al massimo sono lavoratori in cassa integrazione, in attesa di passare in mobilità», quindi «certo non sono a lavoro».
Il governo, ha ammesso il ministro, «ritiene che dare certezze a coloro che avevano incertezze in tempi brevi sia meglio che cercare subito una soluzione anche per coloro che non si trovano ancora in questa condizione».
LA CGIL NON CI STA. Parole che non sono per niente piaciute al segretario della Cgil, Susanna Camusso: «Una soluzione in due tempi per gli esodati», ha tuonato «è un disprezzo nei confronti delle persone».
Ciò che serve è «una soluzione per il complesso degli esodati o è meglio che si sospenda la discussione sulla riforma degli ammortizzatori sociali, perché le misure proposte non reggerebbero di fronte a questa situazione».
Quindi si è scagliata contro Fornero: «Parla senza sapere di cosa parla, perché non ci sono persone a lavoro, ma al massimo sono lavoratori in cassa integrazione, in attesa di passare in mobilità», quindi «certo non sono a lavoro».
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