Monti è stato chiaro e abile nell’uso delle parole (la Fornero impari). Non è una soluzione sospendere il campionato di
calcio, questo lo sa anche Monti. Ma ma poiché una soluzione definitiva non
esiste per eliminare questo degrado morale che dipende, in primis, dalla “qualità” umana di straricchi che corrono
in mutande dietro a un pallone, può servire a dare una scossa una decisione
come quella di sospendere il gioco. E non si tiri in ballo la solita cazzata
che così ne pagherebbero le conseguenze gli onesti tifosi perché gli onesti tifosi le conseguenze le stanno già
pagando visto che, il gioco è truccato.
Caso mai, Monti
dovrebbe saperlo, se si sospende il campionato di calcio bisogna trovare altre
entrate fiscali per coprire il mancato gettito che viene da lì.
Ieri, durante una
conferenza stampa, a domanda dei giornalisti sulla vicenda del calcio
scommesse, Monti ha detto: «Non è una proposta», men che meno una proposta che
viene dal governo, ma è un desiderio che qualche volta io, che pure sono stato
molto appassionato di calcio tanti anni fa, dentro di me sento: se per due o
tre anni per caso non gioverebbe molto alla maturazione di noi cittadini
italiani una totale sospensione di questo gioco. E’ particolarmente triste
quando un mondo che deve essere espressione di valori alti, come lo sport, si
dimostra un concentrato di aspetti tra i piu riprovevoli come la slealtà,
l'illegalità e il falso».
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