da: Corriere della
Sera
Pgt, più ristrutturazioni e meno
grattacieli»L'assessore De Cesaris: ora la città è al centro
«In molti dicevano che era un'operazione impossibile»
di Maurizio Giannattasio
Assessore Lucia De Cesaris, di solito uno si commuove
per la nascita di un figlio, per una poesia, per un bel tramonto. Martedì, lei
si è messa a piangere quando è stato approvato il Piano di Governo del
Territorio. Commossa per il Pgt?
«Mi sono commossa
perché era una sfida. In molti dicevano che era un'operazione impossibile, che
bloccavamo la città. Invece abbiamo lavorato tanto e bene con persone che hanno
messo il cuore e la testa per la città. Ecco perché mi sono commossa».
Qual è, secondo lei, il valore del Pgt approvato
martedì sera, rispetto al precedente?
«È un piano
equilibrato. Fa i conti con la situazione attuale della città e del mercato. È
un piano che rimette al centro la città pubblica».
Quello precedente?
«Non prevedeva
alcuna scelta. L'unico obbiettivo era lasciare fare tutto agli operatori. Il
ragionamento sottostante era il seguente: l'amministrazione non interviene
perché non ha risorse, quindi apriamo le porte al privato e stiamo a guardare
cosa succede».
Il vostro?
«Nel nostro piano
qualsiasi intervento deve tenere conto delle esigenze del contesto in cui viene
realizzato. Sia in termini di servizi e verde sia in termini di realtà
abitativa. L'offerta di servizi pubblici è decisa con la partecipazione del
pubblico. Nel piano precedente era scomparsa la differenza tra servizio
pubblico e privato e soprattutto il pubblico rinunciava a qualsiasi regia».
Il Pgt prevede 4
milioni di metri quadrati in meno di cemento. L'Istat ha lanciato l'allarme sul
consumo del suolo. A Milano e provincia è stato cementificato il 37,1 per cento
del territorio. Un dato impressionante.
«Bisogna riflettere. Adesso bisogna puntare molto sulla ristrutturazione e sul recupero di quello che c'è prima di pensare a nuovi grandi interventi».
«Bisogna riflettere. Adesso bisogna puntare molto sulla ristrutturazione e sul recupero di quello che c'è prima di pensare a nuovi grandi interventi».
Basta grattacieli?
«Lo valuteremo
volta per volta. Però mi sento di dire una cosa: occupiamoci prima degli spazi
privati male utilizzati. Usiamo i grattacieli che abbiamo».
L'opposizione, dal Pdl ai grillini, dicono che meno
cemento più verde e solo uno slogan e che in realtà il verde, a partire dal
Parco Sud, è in pericolo.
«Non è vero che
riduciamo il verde. Abbiamo introdotto il piano della media Valle del Lambro.
Abbiamo avviato il riconoscimento delle aree agricole. Abbiamo disegnato la
rete ecologica comunale, l'asse del verde cittadino che si connette con quello
regionale...»
E rendere edificabili i 310 mila metri quadrati di
via Vaiano Valle confinanti con il Parco Sud?
«Facciamo
chiarezza una volta per tutte. Il Parco Sud deve conservare la sua funzione
agricola. Dal Parco Sud non possono nascere volumetrie. Ma abbiamo dovuto fare
i conti con una scelta scellerata della precedente amministrazione in base alla
quale alcune proprietà godevano di alcune volumetrie inventate ad hoc a cui si
sommavano altre volumetrie di aree limitrofe. E tute venivano trasferite in
un'area pubblica: l'Ortomercato. Di fatto, senza gara si regalava un'area
pubblica con il doppio delle volumetrie in una zona con un valore di mercato
molto più alto».
Un'altra accusa è quella di scarsa trasparenza e poca
partecipazione.
«Abbiamo dato ai
consiglieri tutto il materiale in nostro possesso. Questa battaglia del Pdl sul
fatto che abbiamo recepito le osservazioni dei cittadini svela il vero pensiero
dell'opposizione: le osservazioni sono inutili».
La scarsa partecipazione?
«Abbiamo
incontrato i comuni limitrofi in assemblee pubbliche con il sindaco, abbiamo
incontrato le zone, abbiamo organizzato assemblee cittadine in ogni zona della
città, abbiamo incontrato gli operatori, i sindacati, le associazioni
ambientaliste, le categorie produttive. Chi dice che non c'è stata trasparenza,
in verità non ha voluto partecipare. Ai grillini rispondo che la Commissione
Urbanistica è un momento istituzionale. La loro presenza è stata inesistente,
non c'è stato nessun intervento. Il Pdl ha fatto ostruzionismo. Solo la Lega ha
chiesto di approfondire il merito».
Altra accusa. I vostri rapporti privilegiati con le
Ferrovie dello Stato sugli scali.
«I procedimenti
amministrativi sono trasparenti. Gli accordi di programma sono usati in tutti i
grandi progetti. Nulla che non sia alla luce del sole. Gli scali devono
rappresentare un grande progetto strategico non solo per Milano. L'accordo di
programma è lo strumento migliore per permettere a Fs di valorizzare le loro
aree e di consentire un ritorno alla città in termini di infrastrutture. Voglio
ricordare che l'accordo di programma era stato adottato dalla precedente
amministrazione e mai chiuso».
Quando entrerà in vigore il Pgt?
«Adesso il piano
va pubblicato. Entro l'estate. Conto che per autunno il Pgt entri in vigore».
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