giovedì 17 maggio 2012

Tempo di crisi, Crazy Horse: ballerine in sciopero


Purtroppo, sono delle vere professioniste. Capaci di ballare, non solo di mostrare le loro nudità.
Non possiamo quindi suggerire loro di lasciare il Crazy Horse per risolvere, stabilmente, il loro problema. Come? Passando al burlesque in quel di Arcore. “Lavoro” sicuro, ottima retribuzione anche a prestazione “incompleta”.
E’ proprio vero che chi ha il pane non ha i denti, chi ha i denti non ha il pane….


tratto da Lettera 43 

Il Crazy Horse non balla più  

Hanno incrociato le braccia, anzi le gambe. L'aria di crisi ha toccato anche le ballerine del Crazy Horse, entrate in sciopero lunedì 14 maggio. Una scelta che non ha precedenti nella storia del celeberrimo cabaret parigino e che ha costretto i proprietari del locale a cancellare gli spettacoli in agenda martedì 15 e giovedì 16 maggio.


Le ragazze hanno denunciato le difficili condizioni nelle quali sono costrette a lavorare e chiesto un aumento dello stipendio. La direzione ha «rifiutato o rinviato» ogni trattativa anche se per la giornata di giovedì 16 maggio è in agenda un incontro coi sindacati.
Una delle performer del Crazy Horse, Suzanne, ha spiegato le ragioni della scelta: «Il nostro stipendio è pietoso, inoltre è inferiore a quello dei colleghi maschi. Ci chiedono di lavorare 24 giorni al mese. Il Crazy Horse non è un cabaret come gli altri. È un luogo eccezionale e lo spettacolo richiede di essere integralmente nude. Di queste particolarità non si tiene conto nella nostra busta paga».

Nessun commento:

Posta un commento