mercoledì 11 gennaio 2012

Le “corporazioni” di Mario Monti



Monti, i Bilderberg e la Trilaterale
di Emanuele Menietti

Da quando il presidente Napolitano ha annunciato, prima in maniera implicita, poi esplicitamente e in maniera formale, di voler affidare a Mario Monti la creazione di un nuovo governo, sono iniziate a circolare molte voci sulla carriera e gli incarichi assunti negli anni dall’economista. I detrattori accusano Monti di far parte di grandi banche di investimenti come Goldman Sachs e di essere parte attiva in alcune associazioni – specialmente il gruppo Bilderberg e la Commissione Trilaterale. Queste organizzazioni vengono spesso accusate di essere al lavoro per costruire una grande cospirazione, un “nuovo ordine mondiale”, per favorire banche, multinazionali, i-poteri-forti e le grandi potenze mondiali. Allora abbiamo messo insieme le cose che si sanno su queste organizzazioni e sul ruolo del potenziale futuro presidente del Consiglio al loro interno.

Gruppo Bilderberg
È un gruppo che si riunisce una volta all’anno e i cui incontri riservati furono organizzati per la prima volta a fine maggio del 1954 presso l’Hotel de Bilderberg (Oosterbeek, Paesi Bassi), luogo che diede anche il nome all’iniziativa. L’associazione nacque con lo scopo di contrastare l’antiamericanismo nell’Europa occidentale e per incentivare maggiore collaborazione tra Stati Uniti e paesi europei sia sul fronte politico che su quello finanziario. Il gruppo organizza di norma una sola riunione all’anno cui sono invitati meno di 150 partecipanti, solitamente personaggi influenti dal mondo delle imprese, della finanza, delle università e della politica. Gli incontri durano pochi giorni e sono preclusi ai giornalisti, che non possono nemmeno avvicinarsi alle aree in cui si tiene il summit. La zona degli incontri è sorvegliata di solito
da società di sicurezza private, a volte con il sostegno delle forze dell’ordine. Chi si avvicina o prova a ottenere informazioni viene rapidamente allontanato (quest’anno Mario Borghezio della Lega Nord fu arrestato dalla polizia e successivamente bandito dal Cantone dei Grigioni per tutta la durata del summit).
Proprio a causa dell’estrema riservatezza, nel corso degli anni il gruppo Bilderberg è stato accusato di ordire oscure cospirazioni da parte di attivisti e organizzazioni politiche, che paragonano spesso gli incontri dei partecipanti a quelli della massoneria intenta a creare un “nuovo ordine mondiale”, per quanto non ci sia alcuna prova che durante i convegni si siano mai fatte discussioni o prese decisioni di questo genere (non si capisce nemmeno quali dovrebbero essere, queste decisioni). Le opinioni sul tipo di cospirazioni cambiano molto a seconda dei detrattori e così anche le ipotesi sui risultati raggiunti da oltre mezzo secolo. Gli organizzatori degli incontri difendono la scelta di svolgere tutto senza far trapelare informazioni: i partecipanti ai convegni si sentono così liberi di dire davvero che cosa pensano senza temere la diffusione delle loro dichiarazioni da parte della stampa.
Mario Monti è membro del Consiglio direttivo del gruppo Bilderberg dallo scorso anno. Il Consiglio viene eletto ogni quattro anni e non ci sono limiti al numero dei mandati per i singoli consiglieri: si occupa di organizzare l’incontro annuale e di selezionarne i partecipanti. Monti risulta tra gli invitati dell’incontro dello scorso giugno a Saint Moritz (Svizzera), ma non è l’unico italiano ad avervi partecipato. Nella lista compaiono anche il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, Franco Bernabè (Telecom), John Elkann (FIAT), e Paolo Scaroni (ENI). I temi affrontati durante l’incontro sono stati molteplici: dal ruolo delle economie emergenti all’innovazione tecnologica nelle economie occidentali, passando per le sfide per l’economia europea. Proprio per le ragioni di riservatezza con cui sono organizzati gli incontri, non sappiamo che cosa abbia fatto o detto Monti durante il summit (a cui di recente hanno preso parte anche, tra gli altri, Barroso e Van Rompuy). In veste di presidente della Bocconi, Monti ha partecipato agli incontri del gruppo Bilderberg anche nel 2010 e nel 2009.
Commissione Trilaterale
È una organizzazione non governativa fondata nel 1973 dal magnate statunitense David Rockefeller per favorire la cooperazione tra Europa, Stati Uniti e Giappone. L’obiettivo all’epoca era quello di superare le distanze e i disaccordi tra queste tre parti del mondo, cercando di aprire il dialogo e il confronto su temi di natura politica ed economica. Il Nord America è rappresentato da 120 membri, l’Europa da 170 e l’Asia da 85 membri (nel corso degli anni l’organizzazione si è aperta ad altri paesi orientali oltre il Giappone). La Commissione Trilaterale è stata criticata da organizzazioni politiche e di attivisti con motivazioni simili a quelle usate per il gruppo Bilderberg. L’accusa è quella di voler creare un sistema sovranazionale per gestire il potere senza alcuna legittimazione democratica.
Mario Monti è direttamente impegnato nell’organizzazione come presidente del gruppo europeo dal 2010, affiancato da un presidente per il gruppo americano e da uno per l’area asiatica. Tra i membri italiani della Trilaterale [pdf] ci sono anche Enrico Letta (PD), Carlo Pesenti (Italcementi), Luigi Ramponi (PdL, ex Comandante della Guardia di Finanza ed ex direttore del SISMI), Maurizio Sella (Banca Sella) e Marco Tronchetti Provera (Pirelli). Monti ha il compito di coordinare il lavoro del nucleo europeo dell’organizzazione. Nel corso degli incontri globali, in genere uno l’anno, e di quelli in Europa, la Commissione Trilaterale si occupa di questioni economiche e produce analisi e previsioni sull’andamento dei mercati, sulle opportunità per imprese e altre organizzazioni di collaborazione. I risultati degli incontri e degli studi vengono pubblicati regolarmente e pubblicamente, evitando le chiusure e la segretezza del gruppo Bilderberg.
Goldman Sachs
È una delle più grandi e importanti banche di affari del mondo. Ha sede legale negli Stati Uniti ed è quotata alla borsa di New York. Offre consulenze a migliaia di società, che la utilizzano per gestire i loro investimenti, per ristrutturarsi e per effettuare nuove acquisizioni. La banca si occupa anche degli investimenti a rischio e sui derivati, e amministra fondi previdenziali. Considerata la sua enorme influenza, è stata spesso criticata per aver condizionato l’andamento dei mercati o aver favorito speculazioni spregiudicate, che hanno contribuito alla progressiva crisi finanziaria di questi ultimi anni.
Mario Monti è diventato nel 2005 consulente internazionale di Goldman Sachs International. Da allora si è occupato di politica internazionale e mercati di capitali, offrendo la propria consulenza per il Goldman Sachs Global Markets Institute. Ha realizzato rapporti e analisi sostenendo le proprie teorie economiche in materia di stabilità dei conti pubblici e liberalizzazioni. Monti non ha alcun ruolo esecutivo o dirigenziale all’interno della banca.

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