mercoledì 11 gennaio 2012

Mediaset: aria di cambio ai vertici


Tratto dall’articolo “Mediaset stretta alle corde, aria di cambio ai vertici” di Finanza Mercati

La frenata degli spot e le forti difficoltà finanziarie potrebbero accelerare l’uscita dell’ad Andreani e riaprire la corsa per la poltrona numero uno del gruppo

Le forti difficoltà in cui versa il gruppo Mediaset potrebbero riaprire le porte a un nuovo turnover ai vertici della società. I problemi sono sotto gli occhi di tutti. In dodici mesi il titolo ha dimezzato il suo valore di Borsa (-53 per cento) e prospettive sono tutt’altro rosee.
Il proliferare delle nuove piattaforme tecnologiche ha messo in crisi le tv generaliste che ancora costituiscono il core business del gruppo. E, come se non bastasse, la crisi sta mettendo a dura prova la raccolta pubblicitaria (-1,8% complessivamente nei nove mesi) e frenando l’esplosione della pay per view (il risultato operativo dei nove mesi è sceso a un dato negativo per 29,2 milioni di euro da una perdita operativa di 0,9 milioni registrata l’anno prima). In questo scenario si potrebbero riaprire le danze per le poltronissime nella stanza dei bottoni. E le speculazioni sul mercato non mancano. Secondo alcune indiscrezioni circolate insistentemente nelle ultime ore – anche se smentite dall’azienda – si starebbe pensando a un nuovo inserimento tra i i top manager dell’esecutivo. Tanto che, come riportato ieri dal sito oggi.it, si parla addirittura di un’uscita dell’ad Giuliano Andreani e del possibile arrivo
di Flavio Cattaneo, attuale amministratore delegato di Terna (dove la scorsa primavera è stato confermato al timone per il terzo mandato).
A fomentare quest’ultima ipotesi sarebbero anche i trascorsi di Cattaneo nel business televisivo, visto che il manager il 2003 e il 2005 ha ricoperto il ruolo di direttore generale della Rai.
Ma tale prospettiva è stata smentita ieri anche dalla stessa Terna. Nel corso della conference call tenuta ieri dal gruppo romano agli analisti è stato risposto in merito che «l’ad Cattaneo è totalmente concentrato sull’azienda».
Intanto però il titolo del gruppo televisivo ha chiuso la seduta a 2,028 euro un calo del 2,5 per cento.
Nell’attesa gli analisti consigliano di utilizzare una certa prudenza prima di operare sul titolo. Proprio pochi giorni fa Rbs ha tagliato il target price di Mediaset da 2,2 a 2,6 euro, pur confermando la raccomandazione a hold ( hold = mantenere azioni in portafoglio).
Per il broker infatti «le misure di austerità in arrivo peseranno sulla raccolta pubblicitaria della Tv italiana» senza considerare che lo scenario pubblicitario spagnolo (dove il gruppo è presente con la controllata Mediaset Espana) «è anche peggio di quella italiana».



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