Controlli fiscali,
sabato scorso, nella zona della movida milanese. Incassi superiori di oltre il
44% rispetto al sabato precedente.
Lavoro nero: 116 lavoratori irregolari.
Milano, incassi cresciuti del 44% dopo il blitz nelle
vie della movida
L'Agenzia delle entrate ha diffuso i primi dati
sull'operazione di sabato notte: in un caso
i ricavi si sono addirittura triplicati. E in 33 locali sono stati trovati 116 lavoratori in nero
i ricavi si sono addirittura triplicati. E in 33 locali sono stati trovati 116 lavoratori in nero
Con i funzionari
dell' Agenzia delle entrate accanto alla cassa, sabato notte nei locali della
movida milanese, gli incassi sono lievitati di oltre il 44 per cento rispetto
al sabato precedente. In un caso i ricavi hanno addirittura fatto registrare un
segno positivo di oltre il 200 per cento. I funzionari dell'Agenzia -
supportati dagli ispettori dell'Inps e dalla polizia locale - sono arrivati
molto presto in ristoranti, pub, bar e discoteche di Brera, della zona Navigli,
di piazza San Babila e di corso Como, per verificare il completo giro d'affari
della movida, che non conosce sosta fino alle 5 del mattino e neppure
defezioni, nonostante la pioggia e il freddo. Così la serata milanese si è
andata via via animando e le casse dei locali hanno iniziato a lavorare a pieno
regime: non uno scontrino fiscale è stato omesso.
I controlli hanno
evitato l'evasione fiscale, per una sera ma hanno anche consentito di scoprire
una serie di irregolarità. In 55 esercizi, per esempio, sono stati riscontrati
il mancato aggiornamento dei registri dei corrispettivi e incongruità con le
dichiarazioni presentate ai fini degli studi di settore (per esempio, numero
dei beni strumentali comunicati: tavoli, sedie, grandi elettrodomestici). In 33
locali sono stati riscontrati anche 116 lavoratori in nero. "Sono
soddisfatto di come l'operazione è stata condotta - fa sapere Carlo Palumbo,
direttore regionale dell'Agenzia delle entrate - soprattutto perché ci sono
stati rivolti apprezzamenti per la professionalità dei nostri funzionari da
parte degli stessi titolari dei locali. In ogni caso, per quanto ci riguarda,
si tratta di un'operazione che rientra fra quelle programmate per mantenere un
elevato presidio del territorio. La collaborazione e il coordinamento con
l'Inps e il Comune, che voglio ringraziare, hanno funzionato molto bene".
L'assessore al Bilancio del Comune di Milano, Bruno Tabacci, ha fatto notare che i controlli in materia fiscale e di rispetto sulla normativa del lavoro "sono necessari per evitare, come ha detto più volte il presidente del consiglio Mario Monti, che gli evasori 'continuino a dare pane avvelenato ai loro figli'. Le istituzioni devono fare il loro dovere e il Comune di Milano vuole essere in prima fila".
L'assessore al Bilancio del Comune di Milano, Bruno Tabacci, ha fatto notare che i controlli in materia fiscale e di rispetto sulla normativa del lavoro "sono necessari per evitare, come ha detto più volte il presidente del consiglio Mario Monti, che gli evasori 'continuino a dare pane avvelenato ai loro figli'. Le istituzioni devono fare il loro dovere e il Comune di Milano vuole essere in prima fila".
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