lunedì 23 gennaio 2012

‘Che tempo che fa’, speciale Ivano Fossati: ospite la Mannoia, solito Fazio che non allarga la sua “cerchia”


In merito alla conduzione di Fabio Fazio mi sono espressa la settimana scorsa (http://taccuinodiunamarziana.blogspot.com/2012/01/da-bossi-e-maroni-che-tempo-che-fa.html), dopo aver assistito all’incontro con Pisapia.

Dissento da alcuni, ma penso che in alcuni casi più che conversare ponga domande come se fosse l’addetto stampa dell’ospite. Questo non ha nulla a che vedere con la “filosofia” di conduzione che vuole consentire all’ospite di esprimersi senza interruzioni, evitando toni aggressivi, che sarebbero inutili e falsi perché l’aggressività non è sinonimo d’incisività.
Devo anche convenire sul fatto che – mediamente – gli ospiti di ‘Che tempo che fa’ fanno parte di un gruppo. Comprensibile per un verso: inviti coloro con i quali hai instaurato un rapporto professionale e privato funzionale al programma. Raramente, nel gruppo Fazio/Che tempo che fa, entra gente nuova.

Questa sera, ‘Che tempo che fa’ produce una serata dedicata a Ivano Fossati che ha recentemente dichiarato che al termine della tournèe abbandonerà le scene. E’ ovviamente sperabile che continui a fare musica, anche se non sarà impegnato in prima persona in tour o altre manifestazioni.
A rendere omaggio a Fossati, a raccontare con lui la sua musica, ci saranno anche grandi interpreti dei suoi brani. Logico che sia Fiorella Mannoia. Logico che ci siano amici non soli colleghi.
Non sarebbe stata una brutta idea e non avrebbe stonato – in tutti i sensi: vocale, logico, funzionale alla serata – se tra gli invitati in onore di Ivano Fossati ci fosse stata anche Noemi. Che non è una meteora da talent (e del resto…Fabio Fazio ha una tale considerazione di Maria De Filippi, che sarebbe “curioso” se fosse “schizzinoso” nei confronti di coloro che accedono al mondo professionista musicale tramite Amici o X Factor) ma un’interprete della musica italiana, come dimostra la sua interpretazione di ‘La Costruzione di un Amore’.
Non è inferiore, dal punto di vista qualitativo e comportamentale a Laura Pausini, che sarà, oltre che abbondante di fianchi, una che ha vinto il Grammy – per la musica latina, non certo internazionale – ma che non ha nulla da insegnare, come interprete, a Veronica Scopelliti in arte Noemi.
Se Fazio volesse andare sul sicuro e nel frattempo allargare la cerchia del “suo” gruppo, con Noemi ci riuscirebbe. Tra l’altro, con lei non dovrebbe fare l’addetto alle pubbliche relazioni. Potrebbe fare conversazione…  


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