In merito alla conduzione
di Fabio Fazio mi sono espressa la settimana scorsa (http://taccuinodiunamarziana.blogspot.com/2012/01/da-bossi-e-maroni-che-tempo-che-fa.html),
dopo aver assistito all’incontro con Pisapia.
Dissento da alcuni,
ma penso che in alcuni casi più che conversare ponga domande come se fosse l’addetto
stampa dell’ospite. Questo non ha nulla a che vedere con la “filosofia” di
conduzione che vuole consentire all’ospite di esprimersi senza interruzioni, evitando
toni aggressivi, che sarebbero inutili e falsi perché l’aggressività non è
sinonimo d’incisività.
Devo anche
convenire sul fatto che – mediamente – gli
ospiti di ‘Che tempo che fa’ fanno parte di un gruppo. Comprensibile per un
verso: inviti coloro con i quali hai instaurato un rapporto professionale e
privato funzionale al programma. Raramente, nel gruppo Fazio/Che tempo che fa,
entra gente nuova.
Questa sera, ‘Che
tempo che fa’ produce una serata
dedicata a Ivano Fossati che ha recentemente dichiarato che al termine
della tournèe abbandonerà le scene. E’ ovviamente sperabile che continui a fare
musica, anche se non sarà impegnato in prima persona in tour o altre
manifestazioni.
A rendere omaggio
a Fossati, a raccontare con lui la sua musica, ci saranno anche grandi interpreti
dei suoi brani. Logico che sia Fiorella
Mannoia. Logico che ci siano amici non soli colleghi.
Non sarebbe stata
una brutta idea e non avrebbe stonato – in tutti i sensi: vocale, logico,
funzionale alla serata – se tra gli invitati in onore di Ivano Fossati ci fosse
stata anche Noemi. Che non è una
meteora da talent (e del resto…Fabio Fazio ha una tale considerazione di Maria De Filippi, che sarebbe “curioso”
se fosse “schizzinoso” nei confronti di coloro che accedono al mondo
professionista musicale tramite Amici o X Factor) ma un’interprete della musica
italiana, come dimostra la sua interpretazione di ‘La Costruzione di un Amore’.
Non è inferiore,
dal punto di vista qualitativo e comportamentale a Laura Pausini, che sarà, oltre che abbondante di fianchi, una che
ha vinto il Grammy – per la musica latina, non certo internazionale – ma che non
ha nulla da insegnare, come interprete, a Veronica Scopelliti in arte Noemi.
Se Fazio volesse
andare sul sicuro e nel frattempo allargare la cerchia del “suo” gruppo, con
Noemi ci riuscirebbe. Tra l’altro, con lei
non dovrebbe fare l’addetto alle pubbliche relazioni. Potrebbe fare conversazione…
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