da: la Stampa
Google, le ricerche diventano social
"Adesso peschiamo nel tuo mondo"
Sfida a Facebook: in Usa il BigG ingloba anche i
risultati di "Plus"
«Stiamo
trasformando Google in un motore di ricerca che capisce non solo i contenuti ma
anche le persone e le relazioni»: così Amit Singhal, responsabile della
strategia search di Big G e una delle menti più visionarie del colosso del web,
annuncia la novità messa in campo da Mountain View.
L’integrazione nel motore di ricerca delle notizie presenti su Google Plus, il social network lanciato a giugno scorso che, stando alle ultime previsioni citate da Bloomberg News, pur continuando ad essere lontano dai numeri di Facebook, aggiunge oltre 600.000 persone al giorno e potrebbe arrivare a 400 milioni per la fine del 2012. La nuova veste del motore di ricerca è stata ribattezzata "Google plus Your World" (Google più il tuo mondo), sarà inizialmente disponibile per gli utenti che usano la versione in lingua inglese e consentirà di allargare la ricerca non solo alle notizie tradizionali ma anche a immagini, video e messaggi provenienti dalla propria cerchia di amici.
Se ad esempio si cercano informazioni su un argomento (cinema, musica, sport) Google proporrà
Le nuove funzioni "social" potrebbero sollevare timori sulla privacy. «Poichè alcune delle informazioni presenti nei risultati di ricerca, inclusi i post e le foto private di Google+, sono già protette, abbiamo deciso che anche la pagina dei risultati debba essere protetta dallo stesso livello di sicurezza e privacy», rassicura Singhal che sottolinea come i risultati personali saranno distinti da altri e l’utente potrà controllare il livello di visibilità (pubblici, limitati ad alcune cerchie, visibili solo all’autore). «Stiamo anche introducendo un nuovo pulsante, ben visibile, tramite il quale - aggiunge - si potrà vedere come appaiono i risultati di ricerca senza includere alcun contenuto personale. È un livello di trasparenza e di controllo senza precedenti sui risultati di ricerca personali. Il nostro sogno - conclude Amit Singhal - è che la tecnologia consenta a ciascuno di noi di esplorare la ricchezza delle informazioni e delle persone che ci circondano».
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