da: la Repubblica
Chiara
Galiazzo in "Un giorno di sole", un disco per la rinascita
La
vincitrice della VI edizione di X Factor pubblica il secondo album dopo una
pausa necessaria per mettere a fuoco esperienze, critiche e successi
di Valentina
Tosoni
La rinascita di Chiara Galiazzo. L'uscita
del suo secondo album Un giorno di sole
coincide con una trasformazione musicale e anche personale. Questo lavoro
arriva dopo la grande opportunità che le ha offerto la vittoria della sesta
edizione di X Factor due anni fa, la partecipazione al Festival di Sanremo
pochi mesi dopo, il suo album di debutto Un posto al mondo, disco d'oro con
30mila copie vendute, e Stardust, l'acclamato duetto con Mika. Ma quest'album
arriva soprattutto dopo una pausa necessaria per mettere a fuoco le tante
esperienze vissute in poco tempo. L'immediato enorme successo del talent
l'aveva "frullata", la pressione mediatica ma anche le dure critiche
avevano generato in lei paure e incertezze che si erano trasformate anche in
qualche chilo di troppo, ora perso, e non con poca fatica, per riscoprire
"la Chiara che ama cantare sopra ogni altra cosa".
Questo
nuovo album è il risultato di un percorso. Che cosa contiene?
"La musica ti espone molto perché tu
sei vera quando la fai. Mi ci è voluto tempo per imparare a difendermi da
questa esposizione che implica anche forti critiche e giudizi feroci. Un giorno
di sole, volevo che portasse chiarezza in un periodo di buio. Volevo mostrare
questo già dalla copertina, infatti nell'immagine la luce mi colpisce in modo metaforico.
Potrebbe essere la sintesi del periodo che ho attraversato. Le undici canzoni
del disco, avendo avuto un anno e mezzo per lavorarci, sono frutto di
esperimenti. Ho collaborato con tante persone, e in ognuna sono riuscita a
mettere del mio. Ho imparato l'importanza di dare un'interpretazione
autobiografica: le canzoni sono state scritte per me, mi sono state cucite
addosso e io dovevo completare il lavoro attribuendo a ciascuna un periodo che
avevo realmente vissuto. Così sfogliando il libretto ora rivedo tutto il mio
percorso".
Un giorno di sole è il primo singolo. Scritto da Daniele Magro, è un tuffo negli anni 60.
"Quando ho sentito questa canzone la
prima volta mi sembrava strano che ci fosse un testo piuttosto tragico, con una
melodia spensierata, una strofa molto moderna e un ritornello anni 60. Mi è
sembrata subito molto interessante, era quella giusta per iniziare il percorso.
Anche se parla della fine di un amore è comunque piena di luce, quella che per
un po' non riuscivo più a vedere. Musicalmente mi metteva subito alla prova in
una nuova direzione".
A
proposito di sonorità ci sono altre novità. Che valore dai, ad esempio, è un
pezzo che fa ballare.
"Si, fa ballare anche me e già questo è un miracolo. Bisogna sempre sperimentare, quindi oltre alle ballate lente ho voluto mettere molto ritmo. Ho mantenuto la tradizione italiana ma con un respiro anche internazionale. Ballare dà gioia, bisogna assolutamente farlo".
"Si, fa ballare anche me e già questo è un miracolo. Bisogna sempre sperimentare, quindi oltre alle ballate lente ho voluto mettere molto ritmo. Ho mantenuto la tradizione italiana ma con un respiro anche internazionale. Ballare dà gioia, bisogna assolutamente farlo".
In Nomade
citi Frida Kahlo, grande artista e grande donna.
"'La realtà non serve se hai ali
dietro a te, l'ha detto Frida Kahlo, tu vola via con me', che bella frase...
Pensa che nel libretto ho messo una foto in cui indosso una maglietta di Frida
Kahlo, che è un'artista che ho sempre amato, ancor prima che diventasse così
popolare. L'ammiro per la storia piena di dolore e di forza, una
personalità eccezionale, piena di talento, capace di tirare fuori il meglio
anche dalle esperienze negative".
Qualche esperienza negativa l'hai attraversata anche tu, nonostante il grande successo.
"Sì, mi hanno fatto male le critiche
che arrivavano soprattutto dai social. Mangiavo freneticamente e ho dovuto
faticare per perdere quindici chili che avevo preso. Ma è stato un percorso
anche questo, in cui ci è voluta molta voglia di reagire e molta consapevolezza
per proseguire il cammino della musica, che è la mia vita".
Se dovessi riassumere in una parola il significato di questo tuo ultimo lavoro?
"Motivazione: questa è la parola che
vorrei arrivasse come messaggio. Anche rileggendo i titoli delle canzoni da La
vita da vivere, che è diventato il mio motto, a Il meglio che puoi dare, Il
rimedio la vita la cura, sono tutte canzoni che canto prima di tutto per
me stessa, e per essere credibile nel motivare gli altri".
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