da: la Repubblica
Autoriciclaggio,
l’ìra dei PM: stanno svuotando il reato, così la legge non serve
di Liana
Milella
L’autoriciclaggio passa oggi alla Camera,
ma ancora una volta i magistrati non sono soddisfatti. Parlano di «reato
svuotato». Tutto per colpa di una frase, già votata ieri sera, suggerita da
Ncd, modificata dal Pd per evitare fratture, bocciata però dalle toghe. Dice il
presidente dell’Anm Rodolfo Maria Sabelli: «Così si limita e si circoscrive
troppo l’autoriciclaggio». La Pd Donatella Ferranti, ex magistrato e presidente
della commissione Giustizia, ribatte: «Non è vero, qui non si alleggerisce
niente». Soddisfatto il vice ministro della Giustizia Enrico Costa, esponente
di Ncd: «Così la norma è sensibilmente migliorata ». Ma i pm esperti di reati
finanziari già dicono che, in questo modo, «non potremo perseguire chi crea un
fondo nero all’estero per poi pagare una tangente o addirittura pagare un
killer».
Non c’è pace sull’autoriciclaggio, il reato
più contestato di questa stagione tra toghe e politica. Inserito nel ddl sul
rientro dei capitali, da ieri è in aula a Montecitorio. Ma prima ecco una
riunione della maggioranza per superare le
lamentele degli alfaniani che
minacciano di non votare il testo. Di mezzo c’è una frase che Ncd pretende di
cambiare. Laddove è scritto: si applica la pena a chi «sostituisce,
trasferisce, ovvero impiega in attività economiche o finanziarie il denaro
della commissione di un delitto». Ncd non ci sta soprattutto perché in
commissione Finanze è passato un emendamento del Pd Pastorino che esclude il
reato «fuori dai casi dei commi precedenti» per chi usa il denaro a fini
personali. Si favoleggia che la modifica sia suggerita dalle toghe. Ncd impone
la modifica. Ieri parte la trattativa. C’è l’Ncd Alessandro Pagano, che firma
l’emendamento, ci sono Ferranti, il responsabile Giustizia del Pd David Ermini,
il relatore Giò Sanga, il Guardasigilli Andrea Orlando con il suo staff di giuristi.
Si arriva alla mediazione: è punito chi «impiega, sostituisce, trasferisce, in
attività economiche, finanziarie, imprenditoriali o speculative, il denaro».
Pagano aveva proposto solo «in attività economiche e finanziarie». I Pd
insistono per ampliare. Si chiude sulla nuova frase. Sono d’accordo anche Pippo
Civati e Pastorino che hanno seguito da presso l’iter del reato.
Ma quando il testo arriva alle toghe viene
bocciato. Ecco la reazione di Sabelli: «Così si circoscrive l’autoriciclaggio
alle sole attività economiche, finanziarie, imprenditoriali e speculative.
Faccio un esempio: sarà autoriciclaggio costituire dei fondi neri da impiegare
in un’altra attività economica. Ma non sarà autoriciclaggio l’utilizzo di somme
di denaro fatte transitare su conti di copertura e poi utilizzate per
acquistare, ad esempio, una villa di gran lusso dove si andrà a vivere».
Prosegue Sabelli: «La cosa singolare è che, in questi casi, potrà rispondere di
riciclaggio la testa di legno a cui siano stati intestati i conti di copertura,
ma non il reale proprietario del denaro». La frase crea confusione? «È foriera
di incertezze interpretative, per esempio su che cosa s’intenda per attività
speculativa ».
Ferranti, quando sente le critiche,
s’infuria: «Nessun alleggerimento. Abbiamo riformulato l’emendamento di Pagano
cercando un punto di mediazione perché il testo regga al Senato. Un punto
ragionevole, e certo non al ribasso, utilizzando una formula utilizzata da
valenti giuristi durante le audizioni in commissione». Reato svuotato? «Ma
quando mai… Ne viene fuori un autoriciclaggio serio che copre con un ventaglio
ampio tutte le possibili condotte». Il punto è qui, quei tre verbi e le
attività indicate allargano o restringono l’applicabilità? Per Ferranti lo
allargano, per Sabelli lo restringono. Ncd, che voleva un autoriciclaggio
“stretto”, è soddisfatto.
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