Gli
Angeli del fango contestano Beppe Grillo a Genova: “Vieni a spalare”
di Mario
Di Matteo
Lo aveva promesso e lo ha fatto. Beppe
Grillo, insieme ai Parlamentari è andato a Genova, dopo l’alluvione. Non vuole
fare passerelle, dice ai microfoni della web tv del Corriere che lo aveva
intercettato. Anzi, chiede alle telecamere e ai giornalisti di allontanarsi,
vuole parlare da solo con i volontari impegnati a spalare il fango da ore.
Ma il leader del Movimento 5 Stelle è stato
duramente contestato da alcuni volontari. Gli angeli del fango che stanno
soccorrendo Genova, non ci stanno. Un gruppo di ragazzi impegnati nel Museo di
storia naturale lo invitano a spalare con loro: ”Vieni qua, ti metti un
po’ di fango e ti fai fare le foto…“. Ma Grillo risponde: “Siamo dalla stessa
parte, andate a fare spalare Renzi. Noi siamo tutti a spalare”.
Ha percepito l’ostilità. E subito parte il
battibecco.
Beppe Grillo è arrivato da Sant’Ilario a
bordo di uno scooter, sul quale se ne è poi andato: “Se vi fa piacere
prendetevela con me, se vi fa piacere sfogarvi“. Ma i volontari sono
concreti e replicano: “Noi abbiamo bisogno che il Comune faccia il Comune, la
Regione la Regione, lo Stato lo Stato”.
“Credo di dover condividere, all’indomani
dei fatti così sbalorditivi e sconvolgenti di Genova, l’accento messo
sull’importanza che ha la tutela del patrimonio forestale anche per prevenire
rischi derivanti dal dissesto idrogeologico di cui purtroppo il nostro Paese
soffre endemicamente”. Queste sono state le parole del presidente della
Repubblica, Giorgio Napolitano.
“Abbiamo vissuto tanti episodi che poi
esplodono nelle città, negli abitati, grandi città come Genova, piccoli centri
come quelli delle Cinque Terre. Ma alle spalle di questi fenomeni, che sono
anche dovuti a inerzie locali, a lungaggini burocratiche nel realizzare
progetti elaborati e perfino finanziati e pronti quindi per essere realizzati,
alle spalle di tutto questo c’è anche l’incuria nei confronti del patrimonio
boschivo e forestale”, ha concluso.
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