martedì 14 ottobre 2014

Genova, gli Angeli del fango: contestato Beppe Grillo, “viene a spalare”




Gli Angeli del fango contestano Beppe Grillo a Genova: “Vieni a spalare”
di Mario Di Matteo

Lo aveva promesso e lo ha fatto. Beppe Grillo, insieme ai Parlamentari è andato a Genova, dopo l’alluvione. Non vuole fare passerelle, dice ai microfoni della web tv del Corriere che lo aveva intercettato. Anzi, chiede alle telecamere e ai giornalisti di allontanarsi, vuole parlare da solo con i volontari impegnati a spalare il fango da ore.

Ma il leader del Movimento 5 Stelle è stato duramente contestato da alcuni volontari. Gli angeli del fango che stanno soccorrendo Genova, non ci stanno. Un gruppo di ragazzi impegnati nel Museo di storia naturale lo invitano a spalare con loro:  ”Vieni qua, ti metti un po’ di fango e ti fai fare le foto…“. Ma Grillo risponde: “Siamo dalla stessa parte, andate a fare spalare Renzi. Noi siamo tutti a spalare”.
Ha percepito l’ostilità. E subito parte il battibecco.


Beppe Grillo è arrivato da Sant’Ilario a bordo di uno scooter, sul quale se ne è poi andato: “Se vi fa piacere prendetevela con me, se vi fa piacere sfogarvi“.  Ma i volontari sono concreti e replicano: “Noi abbiamo bisogno che il Comune faccia il Comune, la Regione la Regione, lo Stato lo Stato”.
“Credo di dover condividere, all’indomani dei fatti così sbalorditivi e sconvolgenti di Genova, l’accento messo sull’importanza che ha la tutela del patrimonio forestale anche per prevenire rischi derivanti dal dissesto idrogeologico di cui purtroppo il nostro Paese soffre endemicamente”. Queste sono state le parole del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
“Abbiamo vissuto tanti episodi che poi esplodono nelle città, negli abitati, grandi città come Genova, piccoli centri come quelli delle Cinque Terre. Ma alle spalle di questi fenomeni, che sono anche dovuti a inerzie locali, a lungaggini burocratiche nel realizzare progetti elaborati e perfino finanziati e pronti quindi per essere realizzati, alle spalle di tutto questo c’è anche l’incuria nei confronti del patrimonio boschivo e forestale”, ha concluso.

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