da: Il Fatto Quotidiano
Lavoro,
nel 2012 oltre 1 milione di licenziamenti: aumento del 14%
I
dati del ministero del Lavoro: nel solo ultimo trimestre i rapporti di lavoro
interrotti sono stati oltre 329mila con un incremento del 15%. Nello stesso
periodo le nuove assunzioni sono state poco più di 2,2 milioni con un calo del
5,8%
Oltre un milione di licenziamenti nell’arco
del 2012. Sono cifre del sistema delle comunicazioni obbligatorie del ministero
del lavoro. I licenziamenti durante l’anno scorso hanno
raggiunto quota 1.027.462, con un aumento del 13,9% rispetto
al 2011 (quando sono stati 901.796). Nel solo ultimo trimestre sono stati
329.259 in un aumento del 15,1% sullo stesso periodo 2011. Nell’intero 2012
sono stati attivati circa 10,2 milioni di rapporti di lavoro a fronte di quasi
10,4 milioni cessati, nel complesso, tra dimissioni, pensionamenti, scadenze di
contratti e licenziamenti. I licenziamenti registrati nel periodo riguardano
sia quelli collettivi, sia quelli individuali (per giusta causa, per
giustificato motivo oggettivo o soggettivo).
Tornando al quarto trimestre del 2012, le nuove
assunzioni (in termini di rapporti di lavoro attivati, dipendenti o
parasubordinati) sono state oltre 2,2
milioni (2.269.764), con un calo del 5,8%
rispetto allo stesso trimestre del 2011. Assunzioni che corrispondono a poco
più di 1,6 milioni (1.610.779) di lavoratori interessati, in ampio decremento:
l’8,2% in meno rispetto al quarto trimestre del 2011, con valori negativi
maggiori tra i giovani (-13,9% e -10,9% rispettivamente tra i 15-24enni e i
25-34enni). I lavoratori over-55, tra i 55 e i 64 anni registrano un leggero
incremento (+0,4%), mentre più sostenuto è l’aumento, sempre rispetto allo
stesso periodo dell’anno prima, degli ultrasessantacinquenni interessati da un
nuovo rapporto di lavoro (+7,6%). Infine, sempre nel quarto trimestre del 2012,
in totale i rapporti di lavoro cessati sono stati poco più di 3,2 milioni
(3.205.753), con una leggera diminuzione (-0,2%) rispetto al quarto trimestre
2011.
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