Mika:
''X-Factor la nuova sfida, ho detto subito sì alla proposta di Sky''
Sta imparando
l'italiano e non gli importa quale categoria gli sarà affidata: per diventare
una popstar bisogna sempre puntare all'eccellenza ed essere se stessi. Ne è
convinto Mika, che - ormai è ufficiale - sarà uno dei quattro giudici di X Factor 2013.
«Sono molto eccitato per questa nuova
avventura italiana, sarà una grande sfida», dice all'ANSA la 29enne popstar
libanese raggiunta telefonicamente a Londra.
«Parlo inglese, francese e spagnolo, mi
avevano chiesto di fare il giudice in altri show in vari paesi del mondo -
spiega - ma per qualche ragione non era mai stato possibile. Alla fine dello
scorso anno me l'ha chiesto uno dei produttori di X Factor. Ho risposto subito
sì. Mi era piaciuto molto lo show, specialmente rispetto ad altri in cui mi ero
esibito. Da voi avevo cantato tre volte, mi era piaciuto il team, ho visto veri
artisti su quel palco».
Come Chiara,
vincitrice dell'ultima edizione, con la quale ha duettato nella finale:
«La adoro, ha un talento smisurato -
sottolinea Mika -. Ricordo che appena sceso dall'aereo mi sono precipitato in
studio, mi sono messo al piano e ho cominciato a provare con lei: ho subito
pensato 'oh mio Dio, questa è una vera cantante'. Non è perfetta, ma ha una
voce vera. Mi piacerebbe lavorare ancora con lei».
Non vuole svelare i nomi degli altri
giudici del talent di Sky Uno, ma racconta di aver intanto conosciuto Simona
Ventura, l'unica oltre a lui già confermata. La definisce «una donna forte» e a
chi gli chiede se la si potrebbe definire «la Margaret Thatcher della tv
italiana» risponde ridendo: »Sì, non lo so, sicuramente indossa molti
gioielli...».
Ovviamente ancora non sa quale categoria gli verrà affidata, ma non è
un problema:
«Un cantante di 45 anni può essere
fenomenale e uno giovanissimo invece può essere piatto. Quello che vorrei è
portare i miei concorrenti il più lontano possibile, far loro raggiungere
l'eccellenza. Non posso dire chi saranno gli altri giudici, ma so che cerchiamo
chi ha un vero potenziale verso una futura carriera. Basta guardare a Marco Mengoni
o Giusy Ferreri, che ha cantato il brano di Tiziano Ferro, Novembre, una delle
più belle canzoni italiane degli ultimi anni. Ramazzotti ha scritto per Chiara:
ci sono grandi artisti coinvolti in questo talent».
Quale consiglio daresti a un aspirante
popstar? «Puntare sempre all'eccellenza. Per me non fa differenza cantare in un
coffee shop per 30 persone o in uno stadio gremito: ho sempre cercato di
mostrare alla gente il mio universo e di superare i miei limiti. Bisogna
trovare il proprio stile ed essere naturali, non imitare nessuno».
A Milano affitterà un appartamento vicino
agli studi, «così nelle pause scriverò le mie nuovi canzoni, e mi
raggiungeranno anche alcuni musicisti da Londra», dice. Intanto, non si separa
mai dal suo insegnante di italiano: «Me lo porterò anche in tour in Giappone e
in Corea. Sto imparando la vostra lingua, datemi tempo», conclude in perfetto
italiano.
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