sabato 20 aprile 2013

Quirinale: Pd-Pdl-Scelta civica ricandidano Napolitano, Grillo grida al colpo di Stato


tratto da Lettera 43

Quirinale, Napolitano cerca la rielezione al sesto scrutinio
Il presidente in carica ha accettato la ricandidatura. Sì di Pd, Pdl e Scelta civica. Grillo grida al colpo di Stato. E convoca il M5s per protestare. Sel apre il «cantiere per una nuova sinistra».

Lo scenario si è rivoltato. L'inconcludente quinto scrutinio del 20 aprile ha in realtà fatto emergere un candidato per la corsa al Quirinale. Anche se non si tratta di un nome nuovo: il presidente in carica Giorgio Napolitano ha accettato di ricandidarsi per un secondo mandato.
Una decisione dettata dallo stallo della situazione politica. Dopo il terremoto del Pd, con l'impallinamento di Romano Prodi e le dimissioni di Pier Luigi Bersani e Rosy Bindi, i partiti sono saliti al Colle supplicando il capo di Stato di restare. E lui, «per senso di responsabilità», ha deciso di non sottrarsi alla richiesta.
Si tratta dell'ultima risorsa per il sistema partiti in crisi. Tanto che sia i Democrati che il Pdl hanno tenuto pre-riunioni, il cui esisto è stato un plebiscito per re Giorgio. Il loro voto dovrebbe dunque incoronare Napolitano nel sesto crutinio, alle 15 del 20 aprile.
Certo, il rischio franchi tiratori esiste. Per l'elezione servono 504 voti, sui 1.007 complessivamente disponibili nell'Aula. E i Cinque Stelle, come facilmente prevedibile, hanno già chiuso la porta.

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