lunedì 15 aprile 2013

Milano, ospedale San Raffaele: partite le prime 40 lettere di licenziamento


da: Il Sole 24 Ore

San Raffaele, partite le prime 40 lettere di licenziamento

Dopo le notizie circolate sulle prime lettere di licenziamento partite per 40 dipendenti dell'ospedale San Raffaele di Milano, i sindacati si sono messi in movimento per valutare la linea da seguire per tentare di scongiurare i tagli. Domani è prevista l'assemblea dei lavoratori e in quella sede verranno anche discusse le iniziative di protesta messe in cantiere.
Intanto, per ora nessuno ha riferito ai sindacati di aver ricevuto la lettera di licenziamento. Le 40 missive sono state inviate venerdì a 20 lavoratori dell'area sanitaria e a 20 dell'area amministrativa. Un atto «inevitabile» secondo l'amministrazione dell'ospedale. 
La decisione, prevedibilmente, ha scatenato l'ira dei sindacati che hanno subito annunciato lo stato di agitazione e la mobilitazione per riportare al tavolo di contrattazione l'azienda ed evitare i licenziamenti. Secondo Fp Cgil, Cisl Fps e Uil Fpl, «è indispensabile ripartire dalle proposte fatte nei mesi scorsi dalle sigle sindacali confederali sull'uso degli ammortizzatori sociali».
Intanto appena sparsa la notizia delle lettere, è scattata la protesta dei lavoratori che hanno dapprima occupato via Olgettina, sede dell'ospedale (da cui poi è stata deviata la circolazione stradale), e poi hanno fatto un sit in dinanzi all'ufficio dell'amministratore delegato, Nicola Bedin. «Eravamo circa 200 - spiega Margherita Napoletano, delegata Usb dell'Rsu - e con noi c'erano anche cittadini giunti a darci il loro sostegno».

In queste ore il presidio permanente dei sindacati deciderà le iniziative da sottoporre all'assemblea generale dei lavoratori, convocata per lunedì 15, mentre venerdì 19 ci sarà un presidio dei lavoratori della sanità milanese. Inoltre si pensa alla procedura per una nuova data di sciopero. 
Dal canto suo l'azienda sottolinea come «le lettere di licenziamento rappresentino l'inevitabile esito del mancato accordo con la Rsu e rappresentano oggi uno strumento necessario per affrontare il grave stato di crisi dell'ospedale».
Vista la bocciatura, con il referendum dei lavoratori, dell'intesa raggiunta con la Rsu il 21 gennaio scorso presso il ministero del Lavoro, e il no dei sindacati alla mediazione del prefetto di Milano, «i licenziamenti diventano pertanto necessari - conclude l'azienda - secondo la tempistica prevista dalla Legge 223, anche se l'amministrazione ospedaliera non esclude che, in presenza di fatti nuovi, l'intera procedura possa essere rivista».
Anche il Consiglio regionale lombardo, dopo l'incontro avuto nella mattinata con i sindacati e appreso delle lettere di licenziamento, ha deciso di intervenire. «Scriverò una lettera al presidente della Giunta e agli assessori competenti, sottolineando la necessità di riaprire il tavolo di trattativa per trovare una soluzione immediata alla vicenda», ha annunciato il presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo.
Sulla vicenda intervengono la vicepresidente del Consiglio regionale lombardo, Sara Valmaggi, e il capogruppo Pd Alessandro Alfieri. «La Giunta si faccia parte attiva nel chiedere, se la notizia fosse confermata, il ritiro immediato delle lettere di licenziamento ai lavoratori» dell'ospedale San Raffaele di Milano.

10 commenti:

  1. Buongiorno, desidero ringraziare pe rla puntuale informazione. Aggiungo che la notizia purtroppo è vera. faccio alcune considerazioni: sarà una coincidenza ma anche questa volta , nello stesso giorno di un incontro con gli organismi regionali, scattano delle misure. Personalmente ritengo che questa sia una azione da parte della proprietà "per tastare" il terreno, quindi con l'attuale Regione. Ad ogni modo, le misure erano state già annunciate....ma ovviamente è una coincidenza che le prime 40 lettere partono lo stesos giorno, in cui le RSU incontravano gli organismi regionali. Nel passato, il 31 .10.2012, mentre era atteso un incontro tra proprietà e Regione ( quella dimissionaria) alle ore 15,00 viene diffusa la notizia dell'apertura della procedura dei licenziamenti collettivi...l'incontor era previsto alle ore 17.00 dello stesso giorno! Una ultima cosa...meno male che questa Proprietà ha gestito e gestisce altre strutture.....ma..ma..vogliamo parlare dello stress e della tensione psicologica cui sono sottoposti , con questi atteggiamenti, tutti i dipendenti del San Raffaele di Milano?? Chissà..ma magari un giorno...verrà fuori una ricerca condotta proprio dal San Raffaele..su questi temi..ma..sui propri dipendenti? Bohhhhh. Grazie cmq per le info che puntualmente comunichi.

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  2. quello chi più infastidisce e che nessuno di chi può, fa nulla. i giudici, il prefetto, i consigli comunali e regionali, gli lasciano fare e dire quello che vuole. si parla solo del referendum fallito o dell'accordo non firmato. e poi la politica parla di democrazia? diritti? forse è il caso che questi diritti i lavoratori a questo punto devono prenderseli da soli e non più con le buone. licenziano le persone senza pensarci un attimo, mentre sperperano soldi per stupidaggini e continuano a mantenere gli stipendi d'oro ai venduti e coloro che in passato hanno distrutto l'ospedale.

    è proprio vero che ad esser buoni non serve, guarda i furbi prima amici del don ora amici del bedin. loro a mangiare e noi ad elemosinare.
    GRAZIE

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  3. Buongiorno..
    penso anch'io che non sia casuale che le lettere siano partite in concomitanza con incontri con gli organismi regionali..

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  4. ..rispondo..ma ovviamente...condivido i 2 post. e' certamente non casuale la concomitanza...e poi...basta leggere anche la dichirazione della proprietà «i licenziamenti diventano pertanto necessari - conclude l'azienda - secondo la tempistica prevista dalla Legge 223, anche se l'amministrazione ospedaliera non esclude che, in presenza di fatti nuovi, l'intera procedura possa essere rivista" Ergo..che.....pur facendo sul serio..in realtà..sta facendo una azione....di cui adesso non trovo il termine per definirla! In merito all'altor pos che condivido..posso solo riportare le affermaazioni passate del Sindaco di Milano " noi lavoriamo in silenzio e senza proclami". Sui nuovi consiglieri regionali e sulla nuova giunta, non posso ancora esprimermi, mentre sulla Giunta provinciale..posso solo confermare ..che non ha fatot nulla...a meno che..anche quella giunta non lavori in silenzio! il Prefetto una proposta l'ha fatta...ma non è stata accettata dalla maggioranza delle RSU... quindi hanno confermato l'esito del referendum dei lavoratori che aveva respinto IN TOTO, l'accordo di Roma, così come era stato proposto ai lavoratori. Ma..mi sorge una domanda..ma...perchè..dopo i tagli agli stipendi..decisi unilateralmente..ora..arrivano anche i licenziamenti?? Bohhh

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  5. Scusate ma , in merito alla "spaccatura" delle sigle sindacali riporto una dichirazione , tratta dal Corriere online:

    Non servono gli ammortizzatori sociali - conclude Napoletano - in un ospedale dove si chiedono gli straordinari. Noi vogliamo tornare a fare il referendum, dopo aver fatto la trattativa, partendo da presupposti diversi. Vogliamo vedere il bilancio».

    A proposito ma è normale quando si parla di esuberi..che aumenti il lavoro straordinario???

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  6. ecco la solita, standard, presa dei fondelli nei confronti dei lavoratori...si dichiarano esuberi e si chiedono straordinari..però ci sono politici, tecnici, ex sindacalisti e docenti universitari che continuano a parlare di flessibilità, di modifiche (art.18 e altro) e non dicono una parola in merito a questa "contraddizione" dirigenziale (si fa per dire...)di esuberi e straordinari...per non parlare del fatto che si tira il collo a parecchi lavoratori "ricattabili" in periodi nel quale avere un lavoro è cosa preziosissima...

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  7. ..grazie ancora. La vicenda del San Raffaele e' una vicenda "politica" poichhe' generata da questo tipo di politica..la stessa di cui ..non ho fiducia, ed ecco perche' a tal proposito sono molto pessimista in merito ad una soluzione positiva. E mentre l'Ospedale e' in subbuglio..la politica tace..o meglio...lavora in silenzio e senza proclami! Scusatemi se ripeto sempre questa frase..ma..per me..e' ormai storica..e colui che l'ha pronunciata: Il Sindaco di Milano, in occasione del presidio dei lavoratori sotto Palazzo Marino! Riscrivo cio' che avevo qui scritto....l'Ambrogino d'Oro? Beh.. quella motivazione erano e sono state parole..parole..parole, solo parole ..anzi....ormai il Sindaco di Milano, al Presidio...non lo si aspetta piu': tempo scaduto!

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  8. Ho trovato sul web questo scritot che condivido:

    Allo stato dei fatti è plausibile che l’amministrazione, abbia fatto del suo meglio per esasperare gli animi con l’intransigenza, proprio per arrivare una mediazione con i vertici regionali. Il primo obiettivo dell’amministratore delegato Nicola Bedin è innanzitutto quello di spaccare il rapporto tra sindacati e lavoratori dipendenti. La contropartita richiesta dall’amministrazione era che i dipendenti accettassero un taglio del 9% dello stipendio in busta paga; per contro, avrebbe garantito l’impegno a non licenziare per i prossimi due anni. Chiaramente un escamotage, anche perché Rutelli ha quasi raddoppiato la posta in gioco pur di mettere le mani sul San Raffaele, sfilandolo all’ultimo momento all’IOR che aveva fatto una generosa offerta.
    A fronte di questo, solo pochi mesi dopo i contabili di Rotelli hanno scoperto che i conti non tornano e a pagare dovranno essere indipendenti. Certo non i super manager e coloro i quali godono di succulenti bonus, ma infermieri e personale ausiliario.
    Ieri l’assessore alla sanità Mario Mantovani ha preso contatto con il prefetto Camillo Andreana, al fine di riportare la trattativa sul tavolo la prefettura, là dov’era stata interrotta lo scorso febbraio.
    parte 1

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  9. parte 2

    Silvana Carcano, candidata al governatore Lombardia con il Movimento 5 Stelle è stata ieri l’unica ad avere ben chiaro come muoversi nel marasma della contrapposizione tra lavoratori e amministrazione. Innanzitutto è salita sul tetto del San Raffaele, raggiungendo 13 lavoratori che manifestavano il loro dissenso. Per la Carcano è necessario sospendere licenziamenti fino a quando non sarà presa visione del bilancio, dopodiché ha dichiarato: “bisogna garantire un piano industriale che garantisca livelli di occupazione”. Ricordiamo come nell’inchiesta fatta questo inverno dal programma REPORT, i conti non tornano e l’amministrazione sta giocando una partita su più fronti ; L’idea che molti si sono fatti, soprattutto alla luce dell’inchiesta fatta dalla Gabanelli è che l’unico obiettivo sia quello di accentrare la sanità privata lombarda nelle mani di un unico grande colosso, diventato talmente grande da dettare regole e condizioni. Un esempio immediatamente comprensibile a tutti può essere fornito se si guarda il livello di contrattazione nell’altro grande ospedale del Gruppo Rotelli, il San Donato,
    Senza paura di esagerare, la situazione al San Raffaele di Milano può essere definita finanche esplosiva. Ieri alcuni manifestanti hanno presidiato i banchi dell’accettazione dell’Ospedale e l’intervento della polizia è stato massiccio, tanto che alcuni lavoratori sono rimasti contusi nella colluttazione.
    Che occorra un livello di mediazione superiore a quello svolto dai sindacati lo ha riconosciuto anche Umberto Ambrosoli, ex candidato del centro-sinistra alla poltrona di governatore. Di tutt’altro avviso il segretario della LEGA Matteo Salvini per il quale occorre che i sindacati si mettano a discutere con l’azienda. Per Salvini si tratta solo, si fa per dire, in uno scontro politico, ostinandosi a non interpretare la politica aziendale dell’ospedale in una dimensione più ampia: “Non è possibile che pochi esagitati di ultrasinistra tengano in ostaggio 3000 lavoratori in un ospedale rifiutano qualsiasi dialogo avendo sulla coscienza 240 licenziamenti che possono essere evitati”.
    Al San Raffaele la questione è molto complessa e occorre un massiccio intervento politico se non si vuole abbandonare un centro di ricerca internazionale come il San Raffaele ai capricci e all’egoismo di un imprenditore. I molti avevano criticato Don Verzè per il suo ego e per le mania di grandezza. Don Verzè però aveva un sogno e guardado il San Raffaele quale fosse il suo straordinario progetto lo si può ben comprendere. La ricerca, l’ingegneria genitica, l’Università Vita e Salute, il simbolismo e l’estetica, tutti tasselli inscindibili di un grande progetto non solo scentifico che oggi qualcuno vuole sistematicamente cancellare. Per questo la politica, anche se tardivamente, deve intervenire, perchéanche il San Raffaele non venga trasformato in una catena di montaggio della sanità, in quelle strutture dove l’unico obiettivo è tagliare i costi e massimizzare i profitti.

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    1. Ciò che Attila/Rotelli non vi dirà mai !!!

      Dalla mozione urgente al presidente della regione Lombardia presentata il 16 aprile dai Cosniglieri : Carcano; Nanni; Buffagni; casalino; Corbetta; Fiasconaro ; Maccabiani ; Macchi; Violi; Fatuzzo che tra le tante cose,

      " l'Asl di Milano come da protocollo 25440 del 8 aprile 2013, in merito all'attività chirurgica efefttuata nelle sale Operatorie dell'UO Blocco Operativo 2 del San Raffaele, si evince il mancato mantenimento dei requisiti organizzativi ( organigrammi correlati alle equipe operatorie e relative attestazioni di presenza) mettendo alla luce la scarsa presenza di personale, non certo di esuberi"

      Senza entrare nel merito di quanto evidenziato dall'ASL, chi legge , ha letto e sentito sul Raffaele fino ad oggi ritiene ancora credibile una Proprietà che parla di esuberi ma nello stesso tempo accadono queste cose???!!!

      Questa è l'ulteriore conferma del metodo Attila e che senza l'intervento sia della Politica che della Società civile, il San Raffaele sarà trasformato in una catena di montaggio della sanita , dovve l'unico obiettivo è tagbliare i costi per massimizzare i profitti

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