Non mi ero accorta del gran parlare che fa
Enrico Letta. Ecco i suoi “concetti cardine” nella loro “evoluzione”.
Certo che..tra la coerenza (?!) tattica di
Grillo e l’incoerenza tattica o strategica o “naturale” o che organo sessuale
sia, del nipotino di Gianni Letta, ci vorrebbe del sano realismo e della
capacità di mediazione. Doti sprovviste a una classe politica che sta trainando
il carro funebre con un morto dentro che non si chiama Lazzaro.
da: Il Fatto Quotidiano
Ha
distrutto l’Italia, mai al governo con Berlusconi
di
Enrico Letta
Occorre un grande patto costituente tra
progressisti e moderati che escluda dal governo i populismi di Grillo,
Berlusconi e Di Pietro (26-6-12).
Il governo si regge su un patto politico
chiaro: il Pd si è assunto la responsabilità di stare in una maggioranza con
chi ci ha ridotto così, a patto che l’interlocutore non fosse Berlusconi (3-7-12).
L’ipotesi di una grande coalizione col Pdl
dopo le elezioni è molto lontana. E la lontananza è data dal ritorno in campo
di Silvio Berlusconi, che rende questa ipotesi poco credibile” (22-8-12).
Quella di una Grande Coalizione col Pdl è
una prospettiva completamente affossata dal ritorno di Berlusconi, responsabile
della situazione molto negativa nella quale il Paese si è ritrovato” (23-8-12).
Nella prossima legislatura non possiamo
governare con un patto politico con Berlusconi. Ha distrutto il lavoro di
Alfano per rendere il Pdl un normale partito conservatore europeo e l’ha fatto
tornare alla logica di Arcore, per noi inaccettabile (3-10-12).
La prospettiva di un Berlusconi-5 la
vendetta è una idea repellente rispetto alla buona politica (1-12-12).
Tra Pd e Monti ci sarà dialogo e competizione leale. Il nostro avversario
comune è Berlusconi (23-12-12).
Se dovesse esserci necessità di governare con un alleato, non potremmo
rivolgerci né a Berlusconi né a Grillo: il ragionamento andrà fatto con coloro
con cui condividiamo la scelta europeista e dunque con Monti e le forze di
centro (28-12-12).
Risponderemo colpo su colpo alle parole
vergognose sul presidente Napolitano pronunciate da Silvio Berlusconi (31-12-12).
Alle bugie di Berlusconi risponderemo colpo
su colpo. Bisognerebbe aprire una commissione parlamentare d’inchiesta su di
lui (2-1-13).
Il disastro e la vergogna. Berlusconi, con
lo spettacolo, cerca di far dimenticare entrambi al Paese. Lui è il nostro vero
avversario. E dobbiamo battere il suo populismo. Confidiamo nella memoria degli
italiani che sanno che, dopo tre anni di governo Berlusconi, le famiglie e le
imprese si trovavano a pagare i mutui cinque volte tanto rispetto a tedeschi e
francesi (12-1-13).
Berlusconi non torna, perché i danni che ha
fatto al Paese sono tanti e gli italiani non hanno una memoria così fallace (14-1-13).
L’Italia è stata distrutta da Berlusconi,
che sta cercando ancora una volta di rendere questa campagna elettorale
ansiogena ai limiti della guerra civile (15-1-13).
C’è stato un periodo in cui andando
all’estero a noi italiani ci deridevano per il ‘bunga bunga’ piuttosto che
apprezzarci per i tanti cervelli costretti a emigrare (25-1-13).
Berlusconi è come Sylvester Stallone o
Jean-Claude Van Damme nel film I mercenari, come quei personaggi che ritornano
e a 65 anni fanno le cose che facevano quando ne avevano a 25: patetico e
bollito (30-1-13).
La proposta di rimborsare l’Imu finanziando
l’operazione con la tassazione dei capitali italiani in Svizzera non è
credibile: perché la fa Berlusconi, perché è basata su premesse che non tengono
conto della verità, perché non si poggia sulla possibilità di realizzarla dal
punto di vista della solidità politica. Berlusconi è l’uomo che ha fatto quasi
fallire l’Italia e che ora si ripropone, rovesciando la verità e facendo
promesse irrealizzabili, contando sul fatto che gli italiani ogni tanto hanno
la memoria corta. L’alternativa è tra noi e Berlusconi (4-2-13).
I voti a Berlusconi? Era assurdo pensare
che non ci fosse chi voleva votare per chi difende l’evasione fiscale, visto
che in Italia c’è il 20 per cento di evasione fiscale e gli evasori fiscali
votano (8-2-13).
Abbiamo chiaro da tempo che l’errore fatto
negli anni 90 e quando abbiamo governato è stato di non riuscire a fare una
buona legge sul conflitto di interessi e la riforma del sistema
radiotelevisivo. E anche se i buoi sono scappati dalla stalla, in questa
legislatura bisogna rimediare a tutti i costi: il Pd obbligherà Berlusconi a
sciogliere i suoi conflitti di interesse se si vuole ricandidare. Il suo ruolo
di tycoon mediatico è emerso in tutta la sua pesantezza anche in questa
campagna elettorale. Sarebbe cambiata la storia del Paese se la legge si fosse
fatta prima, perché Berlusconi ha usato in modo sempre scorretto il suo potere (21-2-13).
Nel dire no a un governo con Berlusconi non
dobbiamo avere alcuna ambiguità, mentre dobbiamo sfidare Grillo senza
rincorrerlo (6-3-13).
Grande coalizione? Fossimo in Germania e ci
fosse la Merkel sarebbe la soluzione perfetta. Purtroppo siamo in Italia e c’è
Berlusconi, la vedo complicata” (8-3-13).
L’agenda
del Pdl ha un solo punto: la difesa di Berlusconi (9-3-13).
Non tenti la destra di rovesciare le cose e
usare il monito di Napolitano a coperture delle proprie ingiustificabili
manifestazioni sulle scalinate del Tribunale di Milano. Pensi il Pdl invece a
riflettere sulle argomentazioni del Presidente e a rispettare i principi
costituzionali di autonomia dei poteri (12-3-13).
Berlusconi oggi propone un governo della
concordia. Ma con quale coraggio e con quale coerenza lo fa, dal momento che
nell’unico caso in cui sostenevamo lo stesso governo per fronteggiare la crisi
più grave del dopoguerra ha tolto la spina prima del tempo solo per i suoi
interessi, perché voleva andare a fare la campagna elettorale? (20-3-13).
Pensare
che dopo 20 anni di guerra civile in Italia, nasca un governo
Bersani-Berlusconi non ha senso in Italia, Il governissimo come è stato fatto
in Germania qui non è attuabile (8-4-13).
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