Ieri sera è iniziata la fase dei duelli.
Due cantanti della medesima squadra si sfidano eseguendo la medesima canzone.
La scelta di chi passa alla terza fase dei Live spetta al coach.
Oggi, Piero Pelù ha rivelato sulla sua pagina
Facebook, che le scelte delle coppie sfidanti sono state fatte dalla produzione
del programma. Lui avrebbe fatto altri accoppiamenti ma è stato convinto diversamente
dagli autori.
Non si tratta di una sorpresa perché il regolamento
di ‘The Voice of Italy’ stabilisce che ogni decisione produttiva relativa ai
duetti è a discrezionalità della produzione.
Quando ho letto le dichiarazioni di Pelù mi
è venuto da sorridere. Ieri sera mi chiedevo il criterio degli accoppiamenti e
in alcuni casi, prima ancora di sentirli cantare, pensavo a chi sarebbe stato eliminato/a.
E… su alcuni ho fatto centro. Se metti il più anziano con uno che ha dei
trascorsi professionali e vuole ritornare in pista, crei una situazione di
squilibrio, di vantaggio per uno dei due. Anche il coach competente e oggettivo
non può che scegliere il più esperto, che ha già un trascorso professionista, perché
si sente. Anche il confronto tra due ragazze giovani nelle quali una ha una
maggiore consistenza e un atteggiamento più da palcoscenico rispetto all’altra,
induce il coach – a meno di sorprese negative nella performance della “favorita”
– a scegliere la prima.
Vale per tutti i talent o similari: ci sono
logiche di produzione, meccanismi, che guidano o prevalgono. A questo punto, la
produzione di ‘The Voice’ potrebbe “illuminarci” sui criteri usati per decidere
gli accoppiamenti dei duelli. Ma…possiamo anche farcela da soli. Non è vero?
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