mercoledì 10 aprile 2013

Commissioni parlamentari: per il loro avvio è necessario che vi sia anche il nuovo governo?



da: Lettera 43

Parlamento: il governo è essenziale per formare le commissioni
Tecnicamente possono insediarsi. Ma senza esecutivo perdono senso. Il costituzionalista Morrone sull'idea grillina.

Le commissioni permanenti, almeno quelle del Senato, si insedieranno solo dopo la formazione del governo. Parola di Luigi Zanda, capogruppo del Pd a Palazzo Madama. Continua così il tira e molla con il Movimento 5 stelle che ha minacciato di occupare l'Aula il 9 aprile fino a tarda notte contro lo stallo. La musica non cambia alla Camera dove la loro costituzione è stata ancora rinviata.
«LE COMMISSIONI POSSONO ESSERE INSEDIATE». Carta alla mano, però, non esiste alcun divieto al varo delle commissioni prima dell’insediamento dell’esecutivo.
«In punta di diritto», spiega a Lettera43.it il costituzionalista Andrea Morrone, «le commissioni permanenti possono essere insediate». Secondo il professore ordinario dell’Università di Bologna, però, «oltre all’aspetto giuridico, esiste una questione politica che non è affatto irrilevante».

DOMANDA. Cosa vuol dire?
RISPOSTA. Che c’è un conflitto da risolvere tra il profilo giuridico, che dà una risposta affermativa sull’insediamento delle commissioni permanenti, e quello politico.

D. E qual è la questione politica in gioco?
R. È semplice: i rapporti di forza tra maggioranza e opposizione hanno inevitabilmente ricadute sulle commissioni. A cominciare dalla scelta dei rispettivi presidenti.
D. All’atto pratico non possono formarsi?
R. Resterebbe monca l’anima delle stesse commissioni perché non si riesce a capire come possano costituirsi. È vero, infatti, che esiste un governo Monti, ma si tratta di un esecutivo dimissionario che non ha più una maggioranza a sostenerlo.
D. Il M5s, però, sostiene che il parlamento può operare autonomamente.
R. Il parlamento, oltre a una funzione di rappresentanza dei cittadini, svolge un ruolo di legittimazione del governo. Ma c’è un altro aspetto da non trascurare.
D. Quale?
R. Le Camere non possono lavorare senza un esecutivo. La nostra, infatti, non è una forma di governo assembleare, bensì parlamentare. Il governo, quindi, rimane il titolare dell’indirizzo politico.
D. La richiesta dei 5 stelle, dunque, è fuori luogo?
R. È legittima nella misura in cui punta a superare l’eccezionalità del momento.
D. Non bastano, insomma, i rapporti di forza numerici tra maggioranza e opposizione come sostiene il M5s?
R. È un po’ bizzarro che i grillini si siano impuntati e facciano polemica sulle commissioni quando poi, loro stessi sono tra i responsabili dello stallo in cui ci troviamo.
D. Come mai si è arrivati a questa impasse?
R. Perché il dato giuridico riflette l’origine storica della Carta. Soltanto che il criterio proporzionale dettato dalla Costituzione era coerente con il sistema politico della Prima Repubblica in cui contavano i rapporti di forza nelle Aule e non il governo. C’era, in sostanza, un modello prevalentemente assembleare.
D. È questo lo scudo del Movimento?
R. Quella di un parlamento che possa funzionare senza una linea di confine chiara tra chi governa e chi fa opposizione è un’idea aristocratica e filosofica che non sta in piedi.
D. E sulla quale si rischia un ulteriore avvitamento della politica...
R. Un normale funzionamento del parlamento si scontra con la mancanza di una maggioranza e un’opposizione chiare. Finché non saranno definite, tutte queste proposte rischiano di essere campate in aria.
D. Senza contare che due commissioni sono già insediate e operative in parlamento.
R. Si tratta di un assetto transitorio ma che appunto denota un particolare di non poco conto: il Paese non si è fermato.
D. Neanche alla luce della recessione sempre più grave, dunque, i grillini hanno motivo di protestare?
R. All’indomani delle consultazioni per il pre-incarico a Bersani, il presidente Napolitano è stato chiaro nel rimarcare che un governo Monti esiste. È ovvio che bisogna uscire al più presto dallo stallo attuale, ma le emergenze economiche nel frattempo possono essere affrontate.

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