da: TMNews
Governo,
ballottaggio Amato-Letta, Napolitano ancora indeciso
In
vantaggio il vice Pd, si profila esecutivo con nomi 'pesanti'
"Più esperienza o più appeal?".
Uno dei 'consultati' di Giorgio Napolitano riassume così il dilemma del capo
dello Stato, descritto "davvero indeciso" tra l'opportunità di
affidarsi ad un uomo di esperienza e di indubbio riconoscimento internazionale
come Giuliano Amato oppure quello di provare ad interpretare l'esigenza di
rinnovamento montante puntando sul più giovane Enrico Letta. Di sicuro, pare
sgombrata dal campo l'ipotesi di Matteo Renzi, così come in calo è anche quella
di una figura istituzionale.
Perchè un punto che sembra (abbastanza) fermo è che nell'esecutivo, a prescindere da chi lo guiderà, entreranno comunque nomi 'pesanti', vista anche la netta preferenza di Silvio Berlusconi per nomi autorevoli che possano dargli le garanzie richieste. Leader politici di primo piano come D'Alema e Franceschini per il Pd, Alfano e Schifani per il Pdl, e a questo punto forse anche l'ex premier Mario Monti. Una squadra che verrebbe completata attingendo al bacino dei 'saggi'. E dunque Mario Mauro (nella doppia veste di esponente di vertice di Scelta Civica e di componente dei gruppo di lavoro insediato da Napolitano) e poi Salvatore Rossi, Luciano Violante, Gaetano Quagliariello.
La notte di Napolitano sarà dunque dedicata a sciogliere questo dubbio. L'esperto ma appartenente ad un'altra stagione politica come Giuliano Amato, o il vice segretario del Pd? Gli ultimi rumors danno in vantaggio quest'ultimo, che potrebbe tenere più compatto il partito non solo al momento del voto di fiducia ma anche durante l'attività di governo, evitando il rischio di un Vietnam parlamentare al quale - nel caso in cui il governo fosse invece di profilo più basso - potrebbe aggiungersi il Pdl inserendo i 'falchi' nella squadra dell'esecutivo. Non è un mistero che il programma di governo Napolitano lo ha invece bene in mente, con il lavoro dei 'saggi' che il capo dello Stato vorrebbe rapidamente esaminato ed approvato. E a favore di Letta pesa anche la possibilità di includere la Lega: ribadito oggi il veto ad Amato da parte del Carroccio, puntare sul vice segretario Pd potrebbe togliere a Roberto Maroni la comoda opzione di restare fuori dal governo e da lì drenare consensi anche al Pdl.
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