lunedì 8 aprile 2013

Debiti P.A verso imprese: come funzionano i pagamenti



da: la Repubblica

Debiti Pa, come funzionano i pagamenti per le imprese

Una boccata d'ossigeno immediata che potrebbe valere sui 7 miliardi; quindi l'autorizzazione e la predisposizione del piano per la restituzione fino a completare il primo stock di 40 miliardi in circa 12 mesi; infine il censimento dell'ammontare dei debiti per programmare con la legge di stabilità le modalità e le ulteriori tranche di restituzione. Sono le tre fasi del calendario messo a punto dal Cdm per la restituzione dei debiti della P.A.
Prima fase: via ai pagamenti. Dopo l'ok del Consiglio dei Ministri il decreto che blocca i debiti della Pa arriva al Quirinale per l'emanazione. La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è prevista per lunedì e rende immediatamente eseguibili i pagamenti da parte degli enti locali, utilizzando la metà delle disponibilità di cassa. A quanto ammontano? Il Tesoro le stima in 14 miliardi.

Seconda fase: richiesta fondi al tesoro. Entro il 30 aprile Comuni e Province chiedono l'autorizzazione per i pagamenti sulle somme disponibili. Comuni, Province, Regioni e Usl potranno invece chiedere l'accesso al Fondo (di 26 mld) al ministero dell'Economia. Ovviamente va consegnato un elenco dei debito al Tesoro che risponderà entro il 15 maggio.
Quindi il ministero dell'economia autorizza gli importi da pagare e indica come queste risorse vanno finanziate. Di fatto, rispetto alle richieste che arriveranno (di certo superiori ai 40 miliardi) ci sarà una ripartizione. Si attivà così anche le linee di credito (trentennali ai tassi attuali del Btp a 5 anni) con la Cassa Depositi e Prestiti.

Entro il 31 maggio gli enti territoriali, oramai a conoscenza degli importi di cui dispongono, dovranno comunicare alle imprese creditrici il piano dei pagamenti. Così, con trasparenza, potranno valutare quando e come riceveranno gli importi.
Terza fase: il censimento. Il 15 settembre è il termine ultimo per completare il censimento dei debiti delle amministrazioni pubbliche. Le amministrazioni dovranno fare una verifica e verificare tutti i crediti scaduti al 31 dicembre 2012. Anche le Banche dovranno verificare l'ammontare dei crediti che sono stati loro ceduti con la precedente procedura di rimborso. Solo così si potranno valutare le ulteriori tranche di rimborso.
Il 15 ottobre, dopo il check up dei debiti il governo stabilirà con la prossima legge di stabilità le modalità di rimborso delle tranche successive, anche attraverso l'emissione di specifici titoli di Stato. I rimborsi diventano così effettivi. Ovviamente questi pagamenti scattano dal 2014.

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