da: La Stampa
I ragazzi del M5S, armati di una buona
volontà non ancora sorretta da altrettanto sapere, vogliono cambiare nome alla
sala loro assegnata da sala Tatarella (Pinuccio, il ministro dell’Armonia di
An) a sala Siani (Giancarlo, giornalista ucciso dalla camorra). Siani merita
rispetto. Ma Tatarella, in un certo modo, era un grillino strutturato: non
diceva «uno vale uno» ma meglio, «ogni voto una picconata»; e anche «lo scettro
ce l’hanno i cittadini». Certo, se poi per insipienza se lo danno sui
piedi...
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