mercoledì 10 aprile 2013

Rai in rosa, la prossima stagione punta sulle fiction al femminile




Rai in rosa, la prossima stagione punta sulle fiction al femminile



La Rai si tinge di rosa e punta su nuove fiction che raccontino il mondo delle donne senza stereotipi, scegliendo storie che ritraggano la forza femminile e le vite di alcunifiori d’acciaio. Non solo in senso allegorico, ma partendo dalle difficoltà quotidiane delle italiane di oggi e dalle icone femminili contemporanee. Donne come Oriana Fallaci, la nota giornalista e inviata di guerra, per la quale inzieranno a breve le riprese di una fiction che racconterà la sua vita. O storie difficili, come quella di una madre che si ritrova a fare i conti con il difficile ruolo di sindaco di un paese della Locride. In autunno è attesa sul piccolo schermo Anna Karenina con Vittoria Puccini. L’attrice è anche protagonista con Stefania Rocca di Altri tempi, miniserie in due puntate di Marco Turco, che racconta delle vicissitudini di una prostituta negli anni in cui fu promulgata la legge Merlin, che dovrebbe andare in onda dopo l’estate. E poi un grande esordio dietro la cinepresa televisiva: Francesca Archibugi, per la prima volta girerà una fiction: ‘”Ho sempre fatto cinema, ma amo la tv per le sue potenzialità narrative”, ha detto la regista che racconterà la storia di una ragazza di 16 anni che scopre di essere incinta.

Accanto a serie di successo come Provaci ancora ProfFuoriclasse e Che Dio ci aiuti che continueranno ad essere prodotte, in autunno dovrebbero iniziare poi le riprese di Un’altra vita, storia di una donna medico costretta a divedersi tra affetti e carriera, prodotta da Endemol e scritta da Ivan Cotroneo, Monica Rametta e Stefano Bises.
‘”La donna contemporanea ha un’identità più complessa e articolata del passato e c’è la necessità di trovare forme di racconto nuovo’”, ha spiegato il direttore di Rai Fiction, Eleonora Andreatta agli Screenings Rai di Firenze, in un incontro con attrici, sceneggiatori e produttori. “Vogliamo volti più reali, credibili e vicini a noi – ha aggiunto Andreatta – Modelli di bellezza non da copertina, ma con carattere e personalità, diversi da quelli derivati dalla pubblicità che hanno influenzato la tv degli anni ’80 e ’90. C’è ancora molto da fare e la fiction deve servire come modello di sviluppo”.

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