Il non candidato salito in politica, Mario
Monti, si è installato in twitter dove passa più che tempo che a Palazzo Chigi
per il disbrigo degli affari correnti, come previsto nel periodo di attesa del
voto elettorale.
Cinguetta
di
cosa farà nei primi cento giorni (dove l’ho già sentita ‘sta roba?). Modificare
la legge elettorale. A parte il fatto che anche ‘sta cosa non mi giunge nuova,
le riforme le fa il Parlamento. Monti pensa di ottenere la maggioranza assoluta
per far approvare una riforma elettorale? Questi auspici si “assolutismo” mi
paiono già sentiti.
Vuole, inoltre, modificare la riforma sul
lavoro per renderla più rispondente alle esigenze delle imprese. Che tradotto
significa: continuare a svegliare il can che dorme. Vale a dire: abolire l’articolo
18. Perché è noto che la causa della crisi economica deriva dal fatto che le
imprese non possono licenziare a piacere.
Non ho però ancora letto uno dei punti programmatici
che mi aspetto dal non candidato salito in politica Mario Monti: la modifica
della riforma pensioni. Nel senso: dall’1/1/2014, tutti in pensione a non meno
di 75 anni.
Non vi piace? Non siete d’accordo. State
lavorando da più di 35 anni?
Nessun problema. Ci pensa Monberlusca. Potete sempre sperare nel licenziamento
in tronco, possibile non appena sarà stato abolito l’art.18 dello Statuto dei
Lavoratori.
foto: da Repubblica
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