da: la Repubblica
Fisco,
via libera al redditometro a prova di Privacy
E'
arrivata la circolare con gli ultimi dettagli: receptio il parere del Garante:
si terrà conto delle spese certe, delle spese per elementi certi, della quota
di incremento patrimoniale imputabile al periodo d'imposta, della quota di risparmio
formatasi nell'anno
L'Agenzia delle Entrate non utilizzerà nel
nuovo accertamento sintetico, nè in fase di selezione, nè in sede di
contraddittorio, le spese correnti determinate solo con la media Istat (ad
esempio, alimentari e bevande, abbigliamento e calzature, alberghi e viaggi
organizzati). La tipologia di famiglia di appartenenza verrà confrontata con i
dati dell'Anagrafe Comunale. Il "Fitto figurativo", attribuito a
coloro per i quali non si conosce la disponibilità di un'abitazione nel comune
di residenza, è escluso dalla fase di selezione ma rientra nel contraddittorio.
Sono queste le indicazioni operative contenute nella circolare del Fisco che
tiene conto nel nuovo accertamento sintetico del parere del Garante della
Privacy dello scorso novembre.
Spese ancorate a dati certi. Le spese per
beni e servizi di uso corrente
determinate con esclusivo riferimento alla media
Istat della tipologia di nucleo familiare e area geografica di appartenenza
restano fuori anche dal contraddittorio con il contribuente, oltre che dalla
fase di selezione. Solo nel caso in cui gli importi corrisposti per tali spese
dovessero essere individuati puntualmente dall'Ufficio potranno essere oggetto
di contraddittorio e concorrere quindi alla ricostruzione sintetica del
reddito.
Risultanze anagrafiche. Per evitare che
vengano selezionati contribuenti per i quali emerge uno scostamento individuale
che potrebbe invece trovare giustificazione nel reddito complessivo dichiarato
dalla
famiglia, l'Ufficio delle Entrate accende
un faro sulla reale situazione del nucleo familiare prima ancora di inviare
l'invito al contraddittorio grazie al collegamento telematico con l'anagrafe
comunale. Viene in questo modo risolto il problema del disallineamento tra
"Famiglia fiscale" (costituita da contribuente e coniuge oltre che
dai figli e/o dagli altri familiari fiscalmente a carico) e "Famiglia
anagrafica" (comprendente anche figli maggiorenni e altri familiari
conviventi, nonchè i conviventi di fatto, non fiscalmente a carico).
Il fitto figurativo. E' la spesa attribuita
al contribuente che non risulta, nel comune di residenza, in possesso di un
immobile a titolo di proprietà o altro diritto reale, di locazione o di leasing
immobiliare, oppure a uso gratuito, non viene preso in considerazione nella
fase di selezione. Sarà il contribuente, in sede di contraddittorio, a
illustrare la sua condizione abitativa per cui l'Agenzia sostituirà la spesa
per "fitto figurativo" con le "spese per elementi certi"
connesse alle caratteristiche dell'immobile di cui dispone.
Privacy. Per ricostruire sinteticamente il
reddito del contribuente, nel rispetto del parere del Garante della Privacy,
l'Agenzia terrà quindi conto: delle spese certe, delle spese per elementi
certi, della quota di incremento patrimoniale imputabile al periodo d'imposta,
della quota di risparmio formatasi nell'anno.
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