Nell’intervista di Liana Milella (oggi su Repubblica, clicca qui) al presidente del
Senato, Piero Grasso dice: «Certamente la gente pensa, a ragione, che quasi mille
parlamentari siano troppi, che la politica costi molto e produca poco, che sia
venuto il momento di dare una sterzata. Ma avverto anche la forte
preoccupazione di mantenere, su alcuni temi, la garanzia di scelte condivise.
Con un sistema fortemente maggioritario,
con un ampio premio di maggioranza e una sola Camera politica, il rischio è che possano saltare gli
equilibri costituzionali e ridursi gli
spazi di democrazia diretta».
Orbene.
Per quanto mi riguarda:
1. Il premio di maggioranza assegnato al partito o coalizione che arriva al 35% di
voti è una truffa;
2. Che a mettere mano a riforme costituzionali sia questa classe politica, inclusi il M5S dei guru Casaleggio e Grillo, di cui ho in mente l'ultima coglionata su Russia e Ucraina, fa paura.
Detto quanto sopra. Piero Grasso ci è o ci
fa?
L’abolizione del Senato o la diversa
composizione e le diverse attribuzioni che vorrebbe l’uomo solo al comando:
tale Matteo Renzi, per Grasso
rischiano di “ridurre gli spazi di
democrazia diretta”.
Dove ha vissuto finora? In Senato c’è mai
stato? Gli è mai capitato di leggere, sentire o venire a sapere ciò che succede
a Montecitorio e a Palazzo Madama, dove dovrebbe esercitare la carica di
presidente che è anche la seconda carica in assoluto dello Stato: se a
Napolitano gli prende un malore, Grasso gli subentra.
Grasso si è mai accorto che prima Letta e ora
Renzi presentano decreti leggi e disegni di legge “a scatola chiusa” che i due
rami del Parlamento: Camera e Senato devono approvare perché il governo pone la
fiducia.
Piero Grasso se li ricorda gli articoli 72
e 77 della Costituzione?
“Rischio di ridursi gli spazi di democrazia
diretta”? La democrazia diretta non esiste più nel momento in cui non si
osserva la Costituzione Italiana e il potere esecutivo, di fatto, riduce se non
cancella le prerogative del Parlamento.
Che si debbano rivedere i meccanismi
parlamentari per rendere più funzionale, efficiente ed efficace il lavoro dei
parlamentari è poco ma sicuro. Ma che ci siano una o due camere, con o senza bagno
e cucina abitabile, box auto, lavanderia e sauna e massaggio, non fa differenza,
se il Parlamento continuerà ad essere il bovino esecutore dell’esecutivo, con
tutti i rischi annessi e connessi.
L’Italia è una democrazia parlamentare con
una Carta Costituzionale che stabilisce la divisione dei poteri esecutivo,
legislativo, giudiziario. Piero Grasso veda di ricordarselo ogni giorno, non
solo quando l’uomo solo al comando vuole imporre una riforma costituzionale.
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