da: Il Secolo XIX
Riforma
del Senato, via libera dal Cdm
A Palazzo Chigi è incominciato alle 16.15,
oltre un’ora di ritardo rispetto a quanto annunciato inizialmente, e si è
concluso poco prima delle 18, il consiglio dei Ministri che ha dato il via
libera al contestato ddl costituzionale per la riforma del Senato e
il superamento del bicameralismo paritario, con la riduzione del numero dei
parlamentari, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte
seconda della Costituzione.
Le
parole di Renzi dopo la riunione
«Risparmieremo
un miliardo», la promessa di Renzi
Più tardi, intervistato da Sky, il primo
ministro ha detto che «se si tiene insieme il Ddl costituzionale e il
superamento delle Province abbiamo un risparmio di un miliardo di euro per il
quale ci eravamo impegnati nel confronto delle primarie». Poi, senza nascondere
la soddisfazione, Renzi ha aggiunto che «abbiamo fatto
un lavoro straordinario:
io ero all’asilo quanto hanno iniziato. Oggi, cosa ha fatto il governo? Ha
messo insieme tutte le proposte e le ha sintetizzate. Dopo anni in cui i
politici hanno fatto le cicale, ora è arrivato il momento di restituire
qualcosa alle famiglie».
La
«minoranza» che blocca il cambiamento
«I nomi e i cognomi di chi vuole cambiare
il cambiamento li dirò alla fine della votazione» sul Ddl, ma «saranno
minoranza al Senato e nel paese», ha detto Renzi, aggiungendo che con questo
Ddl «intendiamo superare il bicameralismo perfetto» con «quattro paletti» per il Senato:
no a fiducia;
no a voto su bilancio;
no elezione diretta per i senatori;
no indennità.
Le
prossime mosse dell’Esecutivo
Quanto ai prossimi passi del governo, Renzi
ha detto che «immaginiamo di presentare il Def tra martedì e mercoledì della
settimana prossima» e che «entro fine aprile» saranno affrontati i temi di Fisco,
Pubblica Amministrazione, innovazione e riorganizzazione dello Stato. Inoltre,
nella «settimana di Pasqua» saranno varati i decreti per gli sgravi di 80 euro
in busta paga per i meno abbienti.
Approvazione
all’unanimità
Nella conferenza stampa dopo il Cdm, lo
stesso premier ha detto che il consiglio dei Ministri ha dato il via libera
all’unanimità al Ddl costituzionale che riforma il Senato e il titolo V della
Costituzione, riduce il numero dei parlamentari, sopprime il Cnel e le
Province.
Pietro
Grasso sempre contro
Mentre il Cdm era in corso, il presidente
di Palazzo Madama, Pietro Grasso, contrario a questo tipo di riforma , ha
detto durante la visita alla fondazione di don Mazzi che «nella mia vita ho
cercato di combattere contro i Golia, contro tutto quello che blocca la nostra
vita». E i Golia sono la metafora «del potente che ti vuole schiacciare».
«Davide
contro Golia» perché così don Antonio Mazzi aveva
descritto al presidente del Senato la sfida per il recupero dei giovani
tossicodipendenti e disagiati, un’immagine che a Grasso è piaciuta: «Sono
sempre stato iscritto dalla parte di Davide», cercando di «combattere sfide
impossibili. La lotta alla mafia non è impossibile, ma difficile».
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