da: Adnkronos
Parlamento
Crimea: sì adesione alla Russia Ue: illegale referendum su indipendenza
Il Parlamento della Crimea vota
all'unanimità una mozione in favore dell'adesione della penisola alla Russia:
il referendum sul futuro status si svolgerà il 16 marzo, per decidere se
rimanere parte dell'Ucraina o unirsi a Mosca. A riferirlo è stato il
vicepremier della regione, Rustan Temirgaliev.
La Ue ritiene però la
decisione "illegale". E' quanto si sottolinea
nelle conclusione del vertice straordinario europeo sull'Ucraina: "La
decisione di indire un referendum sullo status futuro del territorio è
contrario alla Costituzione ucraina e è quindi illegale".
La Ue ha poi deciso di sospendere i
negoziati sui visti e sulla cooperazione con Mosca e valuterà il congelamento
di asset finanziari e il bando ai viaggi se non si avvierà un dialogo con le autorità
ucraine. Lo annuncia il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy. La
Russia deve avviare dei negoziati "nei prossimi giorni" per evitare
le sanzioni e le trattative devono produrre risultati "in un breve periodo
di tempo". In caso contrario, la Ue potrà valutare misure
come il divieto
di spostamento, il congelamento degli asset finanziari e la cancellazione del
summit Ue-Russia.
I capi di Stato e di
governo europei hanno anche avvertito la Russia che se "destabilizzerà
ulteriormente" la situazione, ci saranno "conseguenze di vasta
portata" nelle relazioni con la Ue, compresa la sfera economica. L'Unione,
afferma Van Rompuy, è pronta a firmare l'accordo di associazione e di scambio
con l'Ucraina anche prima delle elezioni presidenziali del prossimo 25 maggio.
"Non c'è bisogno" di aspettare le consultazioni.
Al summit anche il premier italiano
Matteo Renzi. I leader di Italia, Gran Bretagna, Germania, Francia e Polonia si
sono confrontati sul dossier in una riunione separata prima del vertice dei 28.
"Si è fatto un lavoro significativo qui a Bruxelles per tentare di
accogliere il grido di dolore del popolo ucraino. Si è raggiunta una
dichiarazione condivisa" dice Renzi, al termine del vertice Ue
sull'Ucraina. La situazione "è molto complicata, difficile e siamo molto
preoccupati, ma credo che il lavoro sia stato positivo".
"Ci sarà una pressione molto
forte sulla Russia perché avvii un processo di allentamento della tensione. Fra
queste pressioni c'è anche un ricorso a eventuali sanzioni" afferma il presidente
francese Francois Hollande. "Leazioni intraprese dalla Russia sono
inaccettabili e avranno delle conseguenze" sottolinea poi il premier
britannico David Cameron. I capi di Stato e di governo Ue "sono pronti a
un nuovo vertice straordinario" se la situazione in Ucraina dovesse
ulteriormente peggiorare prima del consiglio del 20-21 marzo, ribadisce il
cancelliere tedesco, Angela Merkel.
La Ue, sottolinea il presidente della
Commissione Ue José Manuel Barroso, deve "aiutare l'Ucraina e il suo
governo ad affrontare le immense sfide che ha di fronte". L'Unione ha
anche deciso il congelamento dei beni del presidente ucraino destituito Viktor
Yanukovich e di altri 17 esponenti del suo regime, sospettati di appropriazione
indebita di fondi pubblici.
Il dipartimento di
Stato americano, intanto, ha imposto un divieto di concessione di visti per
funzionari russi e ucraini che hanno rivolto una "minaccia alla sovranità
e l'integrità territoriale dell'Ucraina". Nel
frattempo, sei caccia americani sono arrivati in Lettonia nelle ultime 24 ore.
E per Obama "la Russia continua a mantenere le sue basi militari in Crimea
e può continuare a farlo, se però rispetterà anche l'integrità territoriale e
la sovranità dell'Ucraina".
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