lunedì 11 marzo 2013

Stefano Bollani: in concerto per Missione Sogni



da: La Stampa

Bollani: il mio impegno? Far musica con amore
Il pianista in concerto per Missione Sogni: “Ma non volentieri. Ai bambini sfortunati deve pensare lo Stato, non le associazioni”
di Piero Negri 

Milioni di italiani l’hanno visto improvvisare al pianoforte su Papaveri e papere, Vita spericolata, Terra promessa e Imagine dal palcoscenico di Sanremo, in un memorabile medley simile a quello che – ogni sera diverso - chiude molti suoi concerti da solista.  

Qualcun altro attende la seconda stagione del suo programma televisivo (su Raitre in autunno) e intanto si gode le repliche di Sostiene Bollani, che fanno quasi gli stessi ascolti della prima volta. Qualcun altro ha letto il suo divertente libro Parliamo di musica, uscito con Mondadori, e qualcuno, buongustaio, ha già comprato i biglietti dei concerti dello Stefano Bollani Danish Trio in programma a Messina (Palacultura, stasera), Gorizia (lunedì, Teatro Verdi), Milano (all’Hangar Bicocca, martedì), Torino (Teatro Colosseo, mercoledì).  

Malgrado Sanremo, malgrado la tv, malgrado la sua popolarità cresca
a gran ritmo, Stefano Bollani prosegue indisturbato lungo il tortuoso percorso artistico che gli è caratteristico, e che a giugno, sempre con il Danish Trio, lo porterà a registrare un album nuovo con la prestigiosa e rigorosissima etichetta tedesca Ecm. Il tutto, naturalmente, sempre all’insegna dell’improvvisazione: «Con me stesso – dice ironicamente - convivo da quarant’anni, con il Trio esattamente da dieci, raramente abbiamo una scaletta, peschiamo dal repertorio nostro e andiamo… Diciamo che, suonando insieme da dieci anni, non sentiamo il bisogno di parlare della musica. Basta suonarla».

Tra gli appuntamenti spicca la serata di Milano. Per il luogo in cui si svolge, e cioè la navata centrale dell’Hangar Bicocca, quella che ospita l’opera I sette palazzi celesti di Anselm Kiefer (che Bollani non ha mai visto: «E sono molto curioso: so che è enorme, e questa è una bella sfida per chi ci suona dentro») e per il legame con Missione Sogni, l’associazione di volontariato per cui il concerto di Bollani sarà occasione di raccolta fondi.  

Missione Sogni si è data un obiettivo poetico, che non può non piacere a un musicista: «realizzare gratuitamente, in tutta Italia, i desideri di bambini e ragazzi, dai 5 ai 15 anni, affetti da gravi malattie o disabili. Un sogno realizzato distoglie i ragazzi dai problemi quotidiani, li fa sentire unici e amati, stimolando in loro ottimismo, forza di volontà e capacità di reagire al male. Ecco perché crediamo che realizzare un sogno possa essere, per i piccoli pazienti, utile quasi quanto una medicina» (da www.missionesogni.org). 

«Quando posso, lo faccio – commenta Bollani – mi metto al servizio di chi fa qualcosa per gli altri, soprattutto se, come in questo caso, gli altri sono bambini ammalati o disabili. Ma non posso dire che lo faccio volentieri, perché mi pare che tutte queste benemerite associazioni colmino lacune dello Stato. Penso insomma che sia un peccato che ci debbano pensare delle Onlus, ai bambini sfortunati, e penso che è una fortuna che queste Onlus esistano. Spesso nei miei concerti ospito banchetti di Emergency, che lavorano invece in altri Paesi, fuori dall’Italia, ma non mi va di parlarne troppo. Mi va di dire, invece, che dopo aver accettato i tagli alla cultura, stiamo accettando i tagli alla scuola pubblica, inseguendo un modello all’americana, poi alla sanità, all’assistenza, sempre con la scusa dell’economia. Ma come e per cosa li vogliamo spendere i pochi soldi che ancora abbiamo? A me rimane solo la possibilità di segnalare le belle iniziative, quando le incontro, e di fare bella musica, o musica onesta. Credo che sia questo il mio impegno principale: fare bene il proprio lavoro, con amore, fa bene all’umanità». 

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