Matteo Renzi, in un’intervista all’Espresso:
"sono rimasto nel Pd e con Bersani non solo perché sono leale alla ditta,
ma anche perché penso che per l'italia sia utile avere due grandi partiti: non
possiamo continuare con l'idea che ognuno si fa il suo partitino".
Non ho cambiato idea su Renzi. Sarà un mio
limite, ma non ho ancora capito i suoi contenuti e non mi pare proprio che
abbia in testa un modello sociale nuovo. Continuo a non capire che ci faccia
nel Pd. E la dichiarazione sopra citata non fa che confermarmelo.
Rimanere nel Pd perché “penso che per l’Italia sia utile avere due grandi partiti” non è una motivazione forte e convincente di
appartenenza a un partito. La domanda quindi, risorge spontanea: perché Pd e non Pdl. Matteo Renzi sa
che se c’è un partito cui può servire questo è il Pdl.
Sempre disponibile a cambiare idea tranne
che su un punto: il dna non si cambia. E il dna di Renzi continua a dirmi che
non siano i suoi contenuti ciò che trasformeranno il Pd in una forza
alternativa al modello del berlusconismo.
Potrà prendere più voti di Bersani ma non
cambierà pelle al paese.
Come diceva quello slogan pubblicitario che
diede visibilità a Stefano Accorsi: two
is megl che one..
Due partiti sono meglio di uno. Lo “sloganista”
Renzi non brilla neppure per originalità e….non ha certo il fascino di Stefano
Accorsi.
la scorsa estate so no stato in ferie in un paese vicino a FIRENZE parlando del più e del meno con uno dei titolari della pensione siamo finiti a
RispondiEliminadiscutere del sindaco RENZI.commento dello stesso
titolare. RENZI è un ciellino. nelvis.