Leonardo Boff è un teologo brasiliano
considerato uno dei padri fondatori della ‘teologia della liberazione’.
Jorge Mario Bergoglio, da ieri papa
Francesco, manifestò a suo tempo la sua contrarietà all’apertura alla suddetta
teologia da parte dei gesuiti.
Questo un brano tratto dal libro di Boff ‘Chiesa:
Carisma e Potere’
L’articolazione
corretta: Regno-mondo-chiesa
[..] I tre termini sono da articolare in
modo corretto. Per primo viene il Regno, quale realtà prima e ultima che
ingloba in sé tutte le altre. Poi viene il mondo, quale spazio della
storicizzazione del Regno e della realizzazione della chiesa. Infine viene la
chiesa, quale realizzazione anticipatrice e sacramentale del Regno nel mondo e
mediazione perché il Regno si anticipi più densamente nel mondo. Un’approssimazione
esagerata della realtà della chiesa al regno, o addirittura una sua
identificazione con il Regno, fa emergere un’immagine ecclesiale astratta,
idealizzata, spiritualistica e indifferente alla trama della storia. Per altro
lato un’identificazione della chiesa con il mondo proietta una immagine della
chiesa secolarizzata, mondana, che si contende il potere con altri poteri di
questo mondo.
Infine, una chiesa centrata su se stessa e
non correlata al Regno e al mondo fa apparire un’immagine ecclesiale
autosufficiente, trionfalistica, di società perfetta; la quale duplica quelle
funzioni che, di norma, competono allo Stato e alle società civili, senza saper
riconoscere l’autonomia relativa della sfera secolare e la validità del
discorso della razionalità.
Tutte queste disarticolazioni teologiche
costituiscono delle forme patologiche che richiedono una terapia. La buon salute ecclesiologica sta nella
relazione esatta tra Regno-mondo-chiesa, cioè nella concatenazione che
abbiamo sopra abbozzato; e in tal modo che la
realtà della chiesa appaia sempre nell’ordine del segno concreto e storico (del
regno e della salvezza) e dello
strumento (della mediazione), in funzione del servizio di salvezza da
rendere al mondo.
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