da: Rainews
Clinica
degli orrori, ergastolo per Brega Massone. Arrestato subito: pericolo di fuga
I
pm avevano chiesto per lui la condanna all'ergastolo e a due anni e 6 mesi di
isolamento diurno e il carcere a vita anche per un altro chirurgo, Fabio
Presicci
L'ex primario di chirurgia toracica della
clinica Santa Rita di Milano, Pier Paolo Brega Massone, è stato condannato
all'ergastolo nel processo con al centro le accuse di omicidio volontario
aggravato dalla crudeltà per la morte di 4 pazienti e di lesioni per una
quarantina di altri casi. Lo ha deciso la prima Corte d'Assise.
Le
accuse
L'ex primario di Chirurgia toracica della
clinica Santa Rita è imputato per quattro casi di omicidio volontario aggravato
dalla crudeltà in relazione alle morti di altrettanti pazienti e risponde anche
di una quarantina di casi di lesioni. Brega Massone, arrestato nel 2008, è
stato già condannato in secondo grado a 15 anni e mezzo di carcere per truffa e
per un'ottantina di casi di lesioni.
Chiesto
l'ergastolo anche per Fabio Presicci
I pm avevano chiesto l'ergastolo anche per
l'ex aiuto di Brega Massone, Fabio Presicci, che risponde di due omicidi,
mentre hanno chiesto una condanna a 18 anni di carcere per Marco Pansera,
imputato per un omicidio e che faceva sempre parte dell’equipe di Brega
Massone. Il pm ha spiegato che l'ex primario della clinica non ha esitato
"per soldi" a eseguire interventi inutili "con mutilazioni"
nemmeno di fronte a dei "malati terminali", dimostrando di non
possedere "il senso dell'umana pietà". Secondo il pm, Brega ha
dimostrato una "indole malvagia".
Le
altre condanne
I giudici hanno inoltre condannato a un anno
e 6 mesi di reclusione due anestesisti, Giuseppe Sergio Di Terlizzi e
Gianandrea Bona, che avevano addormentato tre dei pazienti morti, i quali sono
accusati di cooperazione in omicidio colposo perché non si sarebbero opposti
alle operazioni pur avendone il dovere. Il loro capo d'accusa si prescriverà a
giorni. Analoghe imputazioni per altri tre anestesisti sono state dichiarate
prescritte; inflitti un anno e 2 mesi a Enza La Corte, un'infermiera accusata
di favoreggiamento e concorso con Brega Massone in appropriazione indebita
perché durante l'inchiesta avrebbe tentato di far sparire le cartelle cliniche
del reparto dell'ex primario e con lui avrebbe sottratto materiale medico alla
clinica; e 2 anni e 3 mesi a Renato Scarponi, accusato di truffa aggravata dal
danno patrimoniale di rilevante entità e falso in qualità di responsabile del
reparto di Riabilitazione, in relazione alla documentazione che sarebbe stata
falsificata per chiedere indebitamente rimborsi pubblici. Queste ultime accuse
sono invece già state patteggiate con la pena di un mese di reclusione in
continuazione con due precedenti patteggiamenti rispettivamente a 20 e a 22
mesi dai due ex direttori sanitari Gianluca Merlano e Maurizio Sampietro.
Pericolo di fuga
"C'era la possibilità concreta che
fuggisse": così i pm di Milano Grazia Pradella e Tiziana Siciliano hanno
spiegato il motivo per cui hanno chiesto e ottenuto dalla Corte d'Assise di
Milano l’arresto dell’ex primario.
Nessun commento:
Posta un commento