da: TMNews
Il
secondo round va a Obama, vince lui il duello con Romney
La riscossa del presidente
Usa dopo il primo dibattito a Denver. Gaffe dello sfidante repubblicano sulla
Libia
La riscossa di Barack Obama è cominciata
nella notte, durante il secondo dibattito presidenziale che si è tenuto alla
Hofstra University di Hempstead, a quaranta minuti da New York. Dopo la
deludente prestazione del primo confronto di Denver, il presidente degli Stati
Uniti è partito subito all'attacco dello sfidante repubblicano Mitt Romney,
riuscendo a guadagnare sicurezza con il passare dei minuti.
Il dibattito in stile town hall, con le domande del pubblico, ha dato una mano a Obama che ha saputo destreggiarsi meglio dell'avversario, con cui ha ingaggiato sin dall'inizio uno scontro vigoroso. Ottima però la gestione del confronto da parte del moderatore Candy Crowley, che non si è limitata a far rispettare i tempi ai due sfidanti ma è stata una presenza costante e attiva nella contesa, come aveva promesso.
Romney ha tenuto bene all'inizio, con buone risposte sul proprio programma energetico e sulle tasse, temi in cui il presidente ha comunque avuto una reazione migliore. L'ex governatore del Massachusetts è stato anche abile nello sviare una domanda pericolosa sulle differenze fra lui e George W. Bush, mentre Obama si è esibito in una difesa del suo predecessore, specie in materia di immigrazione.
Il presidente non ha esitato a definire più volte Romney una banderuola, ma la
svolta è arrivata sull'attentato di Bengasi dello scorso 11 settembre, che
avrebbe dovuto rappresentare il punto debole della serata per l'inquilino della
Casa Bianca. L'ex governatore del Massachusetts ha attaccato definendo
inappropriata la reazione all'attentato da parte di Obama, che il giorno dopo la
morte dell'ambasciatore americano in Libia Chris Stevens era volato a Las Vegas
e poi in Colorado per due eventi di raccolta fondi elettorale.
La risposta di Obama non si è fatta attendere. Il presidente ha subito
puntualizzato di aver tenuto una conferenza stampa nel Giardino delle Rose
della Casa Bianca la mattina stessa per condannare l'atto terroristico avvenuto
in Libia. Romney, è rimasto sorpreso, ha ribattuto che non era successo, e a
quel punto Obama ha risposto con un sorriso tranquillo in faccia e le braccia
conserte. "Abbiamo i transcript". Il colpo ha piegato le ginocchia di
Romney, che ha cominciato a balbettare e ad annaspare, ha perso lo smalto
necessario per affrontare gli ultimi minuti di dibattito e ha mostrato i primi
segni dinervosismo.
Con l'avversario ormai alle corde, l'affondo decisivo è arrivato proprio in
chiusura di dibattito. Negli ultimi due minuti a disposizione il presidente ha
ricordato le dichiarazioni di Romney sul 47% degli americani "che si
considerano vittime e rifiutano la responsabilità personale". Senza
lasciare all'ex governatore del Massachusetts la possibilità di replica, Obama
ha ricordato che quel 47% della popolazione comprende "veterani che hanno
fatto sacrifici per il paese, studenti desiderosi di realizzare i propri sogni,
ma anche quelli di questo paese, soldati che sono all'estero a combattere per
noi in questo momento, persone che lavorano duro ogni giorno, che pagano le
tasse ma non guadagnano abbastanza".
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