venerdì 17 gennaio 2014

Rai1, Sogno e son desto: “la rumba di Massimo Ranieri”

da: La Stampa

La rumba di Massimo Ranieri
di Alessandra Comazzi

Strehler. Storia e mitologia del teatro. Tanto che «Mi voleva Strehler», uno spettacolo scritto nel 1978 da Umberto Simonetta e Maurizio Micheli, ancora interpretato con successo, è diventato frase-simbolo. Un attore di cabaret deve sostenere davanti al grande regista un provino che gli aprirà le porte del teatro «vero». Massimo Ranieri lo volle Strehler, e fece benissimo. Capì che dietro al «Giannino» napoletano c’era un talento sconfinato. E così abbiamo ora questo interprete bravissimo che tiene il palcoscenico cantando, ballando, raccontando aneddoti, piccole storie di vita, con qualche pizzico di retorica, tra sogni, dignità e coraggio. E «Sogno e son desto», tratto da un suo spettacolo teatrale, ha debuttato sabato su Raiuno, perdendo di poco il confronto con «C’è posta per te» di Maria De Filippi di cui si parlerà un’altra volta. Ha avuto ospiti, Bocelli, Lucia Bosè, De Gregori, che non ama particolarmente la tv: ma come Ranieri cantava bene i suoi pezzi! Forse meglio di lui: quando ha offerto «La leva calcistica della classe ’68» eravamo tutti lì a incitare Nino a non aver paura a tirare il calcio di rigore. Ha cantato in italiano e in napoletano, ha cambiato
giacchetta cambiando genere, ha recitato e danzato, ha reso omaggio all’avanspettacolo, al jazz (con Rava), a Pinocchio, ha trasmesso l’amore per l’arte e la scena. Chapeau.  

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