da: Lettera 43
Legge
elettorale, accordo Pd-Forza Italia: premio di maggioranza al 37%
Intesa
raggiunta tra Renzi e Berlusconi. Soglia del premio al 37%, sbarramento al
4,5%. Sì anche al Salva-Lega.
Dopo
ore di febbrili trattative e telefonate
bollenti tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi si è finalmente
giunti a un accordo sulla legge elettorale.
Con l'ok di Partito
democratico e Forza Italia è stato, infatti, dato il via libera al 37% per il
premio di maggioranza, alla delega al governo sui collegi e al cosiddetto
Salva-Lega.
TETTO DEL 55%. L'indiscrezione è
trapelata a pochi minuti dalla ripresa dei lavori della commissione
Affari costituzionali della Camera. Secondo fonti interne al Pd, la soglia di
accesso al premio sarebbe stata fissata, come detto, al 37%, il premio stesso
al 15%, ma con il tetto del 55%: vale a dire che a nessuna coalizione è
permesso di conquistare più del 55% dei parlamentari. Clausola,
quest'ultima, intesa come garanzia contro i possibili tentativi di modifica
della Costituzione da parte di una sola forza politica.
SBARRAMENTO AL 4,5%. Scenderebbe, invece, dal 5 al 4,5%, la soglia di sbarramento per i partiti che si presentano in coalizione.
SBARRAMENTO AL 4,5%. Scenderebbe, invece, dal 5 al 4,5%, la soglia di sbarramento per i partiti che si presentano in coalizione.
Dovrebbe essere, poi,
stato fissato a 45 giorni il limite per la delega al governo per ridisegnare i
collegi.
La clausola salva-Lega, infine, prevede che i partiti che ottengono il 9% in almeno tre regioni rientrino comunque in parlamento. Inserite su richiesta del Nuovo centrodestra, poi, le multicandidature.
RENZI ESULTA SU TWITTER. Soddisfatto Matteo Renzi. «Bene così», ha scritto su Twitter il leader Pd, «adesso sotto con il Senato, le Province e il titolo V. E soprattutto con il Job Act. Dai che questa è la volta buona». Una notizia, quella dell'intesa sull' Italicum, accolta favorevolmente anche dal premier Enrico Letta. «Le riforme istituzionali, la legge elettorale e la fine del bicameralismo paritario, che rappresenta una cosa obsoleta nel nostro Paese, sono fondamentali per la stabilità e per mandare avanti il nostro paese», ha sottolineato da Buxelles il capo del governo, «è una buona notizia per l'Italia se riusciamo a farle».
SEL SUL PIEDE DI GUERRA. Di tutt'altro tenore la reazione di Sinistra, ecologia e libertà, pesantemente penalizzata dalla nuova soglia di sbarramento. «Siamo contrari a una riforma elettorale che ha come unico scopo quello di limitare la rappresentanza di milioni di cittadini il cui voto non troverebbe nessuna corrispondenza in parlamento», ha dichiarato Ciccio Ferrara, spiegando che il partito di Vendola è pronto a «dare battaglia contro questa legge Forzaitalicum».
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