Era
il 16 gennaio 2008. Cinque anni fa.
Il blog era sulla piattaforma Splinder. Era il tempo di discussioni sulla riforma
alla legge elettorale (ma va là…). Evidentemente, gennaio è un mese “propizio” all’argomento.
Scrissi
un post intitolato “Punto e stop:
riforma elettorale alla tedesca, alla francese…
Vi
pare che il titolo possa avere una qualche attualità?
I
protagonisti principali di quel post erano: Veltroni e Berlusconi. C’è qualcosa di attuale in questi nomi?
In
uno: Berlusconi. Ancora oggi protagonista. Merito di Renzi che l’ha distratto
dalla pappa e dal sacchettino per la cacchetta di Dudù. L’altro: Veltroni, si è
dissolto. Colpa di D’Alema. Sostenevano gli esperti di casa Pd.
Riporterò
ora parte del contenuto di quel post. Valutate voi se può essere attuale. Per
quanto mi riguarda, continuo a pensarla come allora.
E mi chiedo: questo è il primo round e...poi spunta il Franceschini di turno o no?...
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Punto & Stop: riforma elettorale
alla tedesca, alla francese…. 16
gennaio 2008
Prima
di mangiare il panettone e annessi e connessi, li avevamo lasciati - i
“politichesi” - a parlare del sistema
tedesco, più o meno alla spagnola, diviso e moltiplicato per le seghe
all’italiana. Non vi era da scandalizzarsi, né da gridare al “vaffa”. La
mediazione è inevitabile per arrivare
ad un accordo. Purchè si poggi su alcuni
principi chiari, seri, condivisibili. Le seghe mentali sono altra cosa.
Purtroppo la classe politica italiana media è mediamente portata a seghe
mentali. I risultati sono sotto gli occhi di tutti noi, tutti i giorni.
La bozza tedesca/spagnola/italiana metteva
d’accordo Veltroni e Berlusconi, mentre era invisa all’equivoco tra gli equivoci politici: Mastella e anche ad altri cespugli
in circolazione.
Che
cosa prevedeva questo schema
Waterberlusconiano?.
Gli
italiani votano per i partiti. Questi raccolgono un certo numero di voti e
quindi realizzano una percentuale. Si introduce una soglia di sbarramento. Es:
se non raggiungi il 5% dei voti non entri in Parlamento. E fin qui, siamo alla
tedesca. Che si inventa Waltersilvio:
il premio al partito che raccoglie il
maggior numero di voti. Non ce la fai ad arrivare al 51%, sei al 30%. Bene.
Ci inventiamo un accrocchio per il
quale tu in Parlamento avrai seggi
corrispondenti al 51%. Così potrai governare.
Non
ci trovate niente di antidemocratico in questo? Mi preoccupate. Se
proporzionale dev’essere, proporzionale sia. Se raggiungi il 51% hai la
maggioranza. Se non ci arrivi cerchi i partiti che hanno il 21% e governi insieme
a loro. Questo vi ricorda qualcosa? I tempi della Balena
bianca. Quelli nei quali la D.C
faceva i governi di centro-destra piuttosto che di centro-sinistra. Che piacesse o no questo criterio proporzionale, con
il tutto il male che si può dire di anni e anni di governo D.C, era quanto di
più democratico vi fosse. Si vota, si
distribuiscono i seggi in rapporto ai voti ottenuti. Attribuire al partito
che raccoglie più voti ma non arriva al 50%, un accrocchio di premio per avere
la maggioranza dei seggi per governare è una PORCATA ANTIDEMOCRATICA.
Si
tratta di un artefizio inaccettabile in
un sistema proporzionale. Diverso se il sistema
è maggioritario perchè si dichiara chi sarà il premier, chi sono
i compagni di merenda, cosa cucinano. La coalizione che raccoglie più voti deve
poter legiferare.
Ma
il periodo del panettone è trascorso. I ruttini sono stati fatti.
Primo
effetto del ruttino: Franceschini. Trattasi del vice di Veltroni. Se ne esce
con lo “schema alla francese”.
Premetto
che mi sono sempre chiesta per quale motivo non possiamo votare a livello
nazionale così come votiamo per l’elezione del sindaco. Ma che il vice di
Veltroni, ovviamente allineato a lui, se ne esca improvvisamente con il
presidenzialismo alla francese dopo averci raccontato che il sistema era quello
tedesco, cioè proporzionale, un certo effetto lo fa. Ti chiedi, come Totò se lo
chiedeva quando prendeva sberle da uno che lo credeva Pasquale: “ma questo,
dove vuole arrivare”?
Saranno
stati panettoni e torroni, sarà che si sono guardati in giro e resi conto che
gli italiani rimanevano un pò basiti da questo ritorno al proporzionale, sarà
per altri motivi di gelosie o scontri interni al PD che si cambia schema. Lo
schema tedesco/spagnolo/italiano sembra abbandonato. Sembra. Nel nostro paese
tutto si ricicla. A parte la spazzatura in certe zone…..
Chiudono la stalla quando i buoi sono scappati e incominciano i loro bla bla bla
RispondiEliminaPer incantare i beoti (che sono tanti).
Il popolo dovrebbe chiedere e pretendere che i due mesi di campagna elettorale siano di assoluto silenzio. ( che venga rispettato da Politici e da tutti i servizi d’informazione) Dovrebbero servire al Popolo per disintossicarsi da tutte le baggianate che sparano tutti i santi giorni per confondere le idee dei beoti che non hanno ancora capito che ti promettono 1 una volta ottenuto il voto ti tolgono 2.
Ti promettono posti di lavoro e nel frattempo d’accordo con i sindacati ne studiano la
Sua divisione iniziando dai SALARI differenziati Anche se il costo delle spese di prima necessità
Sono eguali per tutti la colpa ? è imputabile a tutte le categorie sindacali e politiche
i lavoratori li paragonerei ad una catena fatta di grossi anelli se tirate le due estremità opporranno una forte resistenza prima che gli anelli cedano .
(e qui scatta l’inganno) la differenziazione degli stipendi ha fatto si che la cupidigia abbia prevalso
Su l’unione indebolendone la catena. i Sindacati (Politicizzati) obbedendo alle lobby di partito sono riusciti nel tempo a coronare i loro intenti con danni per tutti i Lavoratori.
il Popolo dovrebbe pretendere dà i futuri Parlamentari un apprendistato
della durata di 24 mesi il tutto retribuito con la paga di euro 1200 ,00 al mese
Servirebbero a loro per pagare le spese di casa - mangiare – affitto luce-gas- vestiario – tasse comunali – ecc- senza nessun altro aiuto. Se il tutto non fosse rispettato la pena dovrebbe essere L’Interdizione a vita da qualsiasi incarico Istituzionale.
Il Tutto dovrebbe servire a/i futuri Parlamentari per aprire gli occhi
Cosi quando dovranno votare manovre lacrime e sangue forse saranno più equi
Dimostrando con fatti (concreti) e non con le false promesse il loro operato. VITTORIO