PRIMA
PUNTATA
A Milano è il giorno della requisitoria del
Pm al processo della brigata “XXII Ottobre”, una formazione dell’ultra sinistra
genovese legata ai GAP di Feltrinelli, quando Mario Sossi, il giudice che ha
condotto le indagini e sostenuto la pubblica accusa, chiede e ottiene il
massimo della pena per gli imputati. L’arringa di Sossi contro il gruppo ‘XXII
Ottobre’ riflette, in ogni aspetto, lo sdegno e la riprovazione per chi non
aveva esitato ad uccidere barbaramente un uomo. Ma il popolo della sinistra
extraparlamentare legge nell’operato del magistrato l’accanimento di un
persecutore fanatico contro la classe operaia, e i giornali, che soprannominano
Sossi il “Dottor Manette”, parlano di violazione del diritto di difesa degli
imputati nel corso dell'iter giudiziario. Si scatena, contro la scrupolosità e
la fermezza del giudice, un'intensa campagna di aggressione condotta a colpi di
slogan, scritte sui muri e lettere minatorie, ma è difficile
ipotizzare che
qualcuno possa passare all'azione concreta...
SECONDA
PUNTATA
La trattativa tra BR e Stato è nella fase
più drammatica e concitata: viene posto un ultimatum di 48 ore, dopodiché Sossi
verrà assassinato da Franceschini stesso, come il terrorista preannuncia al
magistrato. Sossi sa bene che quanto richiesto dai terroristi molto
difficilmente potrà essere accolto...
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