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Il Sole 24 Ore - di Stefano Biolchini
Immobile, cupo e inquietante testimone dei
tempi più terribili: al ben nascosto e sotterraneo binario 21 della Stazione di
Milano il treno è ancora lì, muto residuo della Shoah tutta italiana. Eppure
d'intorno, come luogo imprescindibile della nostra troppo spesso frettolosa
memoria, il Memoriale della Shoah si erge come silente monito ed esempio di
eccezionale recupero storico e filologico. E finalmente si offre ai cittadini:
domenica 26 e lunedì 27 gennaio 2014, il sito viene eccezionalmente aperto al
pubblico con a disposizione Ciceroni d'eccezione, tra cui Gad Lerner, Lella
Costa, Gioele Dix, Natalia Aspesi, Raffaele Morelli, Ferruccio de Bortoli.
Ad annunciarlo sono stati oggi proprio Ferruccio
de Bortoli e Roberto Jarach, presidente e vicepresidente della Fondazione
Memoriale della Shoah di Milano, che hanno presentato le iniziative in
programma per quest'anno di celebrazione nazionale della memoria.
«Ripensando a quattro anni fa, quando in
questo stesso luogo, posavamo la prima pietra che avrebbe dato vita al
Memoriale, resto quasi incredulo di fronte al valore e all'unicità del
risultato a cui siamo arrivati. Questo è un luogo dove
la memoria parla di chi
non c'è più, e al tempo stesso educa al rispetto e alla convivenza civile le
menti di chi c'è ora e di chi verrà. In tempi di negazionismo, la memoria è
emergenza quotidiana, necessità civile di cui abbiamo sempre più bisogno per
contrastare l'incapacità di trasmettere i valori della nostra società alle
future generazioni» ha commentato de Bortoli.
«Siamo arrivati quasi al termine di questo
progetto, e per questo siamo infinitamente grati a tutti coloro che ci hanno
offerto il proprio contributo e supporto per realizzare questo obiettivo così
importante. Speriamo di avere presto i fondi per ultimare i lavori di
realizzazione della Biblioteca, che ospiterà fino a 45.000 volumi e in cui
confluirà il patrimonio di conoscenza raccolto dal Centro di Documentazione
Ebraica Contemporanea - ha aggiunto Roberto Jarach-, precisando poi che abbiamo
bisogno dell'aiuto di tutti per mantenere vivo questo luogo che, ora quasi del
tutto ultimato, ha il dovere di rappresentare un riferimento per chiunque
voglia riflettere, comprendere, vivere l'importanza della memoria e del
rispetto. Il ricordo, infatti, è l'unico modo di rompere l'indifferenza, alla
base di ogni scellerata discriminazione ed emarginazione».
Sconosciuto ai più, si tratta di un luogo
unico in Europa, in quanto il solo, tra tutte le aree di deportazione verso i
campi di concentramento e sterminio, ad essere rimasto intatto.
Sorge esattamente dove tra il 1943 e il 1945 migliaia di ebrei, rastrellati in città e nella regione, furono caricati su vagoni merci e agganciati ai convogli diretti a Auschwitz-Birkenau, Bergen Belsen e ai campi italiani di raccolta, come Fossoli e Bolzano. Dagli stessi binari partirono anche numerosi deportati politici, destinati al campo di concentramento di Mauthausen o ai campi italiani. Oltre il binario e il tragico treno si erge il Muro della Memoria, con i i nomi dei deportati che per un attimo, illuminandosi e ingrandendosi, riemergono dall'asfittico oblio in cui i boia avrebbero voluto cacciarli, rendendoli invece vittime sacrificali, e perciò anche imperituri testimoni, della tragedia del '900.
Sorge esattamente dove tra il 1943 e il 1945 migliaia di ebrei, rastrellati in città e nella regione, furono caricati su vagoni merci e agganciati ai convogli diretti a Auschwitz-Birkenau, Bergen Belsen e ai campi italiani di raccolta, come Fossoli e Bolzano. Dagli stessi binari partirono anche numerosi deportati politici, destinati al campo di concentramento di Mauthausen o ai campi italiani. Oltre il binario e il tragico treno si erge il Muro della Memoria, con i i nomi dei deportati che per un attimo, illuminandosi e ingrandendosi, riemergono dall'asfittico oblio in cui i boia avrebbero voluto cacciarli, rendendoli invece vittime sacrificali, e perciò anche imperituri testimoni, della tragedia del '900.
Sempre nell'ambito delle celebrazioni
previste per il Giorno della Memoria, alle ore 20 di lunedì 27 gennaio si
terrà, presso la Sala Verdi del Conservatorio G. Verdi di Milano, il concerto
di commemorazione del XIV Giorno della Memoria. Una serata gratuita e aperta al
pubblico, dedicata alla "Musica della Memoria" e ai musicisti ebrei
perseguitati, attraverso un percorso di riflessioni, testimonianze ed
esecuzioni musicali. Parteciperanno Liliana Segre, Goti Bauer e Nedo Fiano,
sopravvissuti. Introdurrà Ferruccio de Bortoli. L'evento è organizzato, oltre
che dalla stessa Fondazione, dall'Associazione Figli della Shoah, dal
Conservatorio G. Verdi di Milano, dalla Fondazione CDEC e dalla Comunità
Ebraica di Milano.
Le visite al Memoriale domenica 26 e lunedì
27 gennaio 2014 potranno essere sia libere che guidate, e si distribuiranno su
entrambe le giornate dalle ore 10 alle ore 17 (orario dell'ultimo ingresso). La
visita è gratuita, escluso 1,50 euro per costi di gestione prevendita. E'
consigliabile la prenotazione della visita, che avrà una durata prevista di
circa 50 minuti in forma sia libera sia guidata, sul sito TicketOne
www.ticketone.it, selezionando la fascia oraria desiderata.
Durante l'anno le scuole possono prenotare
via mail la propria visita all'indirizzo didattica@memorialeshoah.it. Inoltre,
il Memoriale sarà aperto anche per i visitatori individuali ogni primo e terzo
giovedì del mese, nel pomeriggio, su prenotazione obbligatoria all'indirizzo
coordinamento.
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